L’obiettivo del progetto è non solo condurre ricerca e sperimentazione in tema di salute mentale, ma anche offrire ai medici strumenti per l’identificazione precoce della sintomatologia e alle donne aiuto, servizi e centri di ascolto. Agli ospedali promotori si continuano ad aggiungere nuove strutture di eccellenza dedicate al trattamento di questa patologia: ad oggi sono quindici, dislocate su tutto il territorio nazionale. Per avere ulteriori informazioni è a disposizione di tutte le mamme un sito internet dedicato (www.depressionepostpartum.it) e materiale divulgativo distribuito in tutti i centri di diagnosi e cura delle patologie depressive.
“La gravidanza – afferma Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da – rappresenta per la donna un periodo di profondi cambiamenti fisici e psicologici, spesso sottovalutati. Un ritardo diagnostico di un disturbo dell’umore, dall’ansia alla depressione, può però avere importanti ripercussioni sulla mamma e sul nascituro. Per questo O.N.Da, seguendo quanto contenuto nella Mozione approvata in Senato nel novembre 2010, ha messo in rete i primi sei centri di riferimento (Milano, Torino, Ancona, Napoli, Catania e Pisa), considerati un’eccellenza nella cura di questa patologia, per garantire diagnosi più precoci e terapie più appropriate. Un’ampia campagna di comunicazione con un sito internet dedicato (wwww.depressionepostpartum.it) consente a queste donne di sentirsi meno sole in una fase così delicata della propria vita. Prevista la realizzazione di Linee Guida per gli operatori sanitari (ginecologi, psichiatri, psicologi e pediatri) per l’identificazione precoce dei sintomi, secondo le direttive internazionali, australiane e canadesi, adattate alla realtà italiana”.
“Il Dipartimento di Psichiatria dell’Università è Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Ricerca e la Formazione nel campo della Salute Mentale – spiega Mario Maj, Direttore del Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Napoli SUN – . Al suo interno hanno sede il Centro di Riferimento Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare e diversi altri centri specialistici, tra cui il Centro per la Prevenzione, Diagnosi e Terapia della Depressione in Gravidanza e nel Post-partum. Quest’ultimo opera in costante collaborazione con il Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia e con quello di Medicina Sperimentale della stessa Università, al fine di garantire alle donne con problematiche depressive nel corso della gravidanza e nel post-partum un’assistenza che non solo si occupi della loro salute mentale e fisica, ma assicuri anche un corretto accompagnamento al parto e al puerperio nonché, per la mamma che lavora, un adeguato supporto per il recupero e reinserimento lavorativo”.
“Il Centro è rivolto a tutte le donne che esprimono il bisogno di consulto e di supporto per superare difficoltà e incertezze a vivere la gravidanza e la nascita di un bambino – prosegue il professor Maj – e si avvale dell’opera di psichiatri esperti con formazione psicoterapeutica specifica, psicologi, infermieri specializzati e consulenti medici ginecologi e del lavoro. Oltre all’attività clinico-assistenziale, siamo attivamente impegnati nella ricerca e caratterizzazione dei fattori di rischio biologici, clinici e psicosociali per la depressione in gravidanza e nel post-partum ai fini dell’individuazione di possibili misure di prevenzione”.
“Oggi è possibile prevenire la depressione perinatale”, afferma Claudio Mencacci, Past President della Società Italiana di Psichiatria e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze A.O. Fatebenefratelli Oftalmico-Melloni di Milano. “Conosciamo infatti i fattori di rischio e di protezione e poterlo comunicare alle neomamme e alle neocoppie diventa una assoluta priorità. È nostro compito fare il possibile per consentire loro di vivere questo periodo in modo felice. Convegni ed eventi come questo sono fondamentali per portare ‘fuori di casa’ problemi che rischiano di restare sconosciuti fino a quando è troppo tardi. Ogni anno, infatti, 90mila donne italiane soffrono di un disturbo depressivo e di loro soltanto il 45% riceve un aiuto efficace, che si concretizza nell’ascolto, nel sostegno e nell’adeguatezza delle cure. Come Past President della Società Italiana di Psichiatria e come membro del comitato scientifico di O.N.Da, confido molto nell’azione di questi sei centri nazionali, e mi auguro che presto anche altre realtà costituiscano una rete in grado di fornire interventi rapidi e efficaci. Gli investimenti nell’area materno-infantile e della salute mentale sono due settori centrali anche per la ripresa del Paese”.
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