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Monsignor Moretti cambia la processione di San Matteo: niente ingresso al Comune e in Finanza

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 Lo aveva detto lo scorso anno alla fine della processione: “Ho sentito più applausi che preghiere”. Un monito quello dell’Arcivescovo Moretti che si concretizza con la prossima processione di San Matteo. Più sobrietà, più preghiera, più partecipazione e meno dispersione. Sono queste le linee guida della Curia salernitana che, nel corso di una conferenza stampa, ha illustrato le novità per la prossima processione di San Matteo.  Niente più inchini ad personam: “si devono inchinare i fedeli ai Santi e non viceversa”. Meno distacco tra le quattro statue e durante il percorso non ci saranno  ingressi né nella caserma della Guardia di Finanza né all’interno del Comune. La scorta ai santi, inoltre, non verrà effettua da militari armati come accadeva in passato.

“Le statue saranno vicine, faranno blocco unico rispettando le distanze e si muoveranno all’unisono – ha detto Moretti -. Se preghiamo, preghiamo tutti. Se cantiamo, cantano tutti così se ci fermiamo accade la stessa cosa per tutti. A tal proposito riconosco la collaborazione dei portatori. Ci sarà un momento alla partenza, di introduzione di riflessione alla preghiera, poi ci si avvierà.  Cercheremo di evitare tutto ciò che era motivo di dispersione . Non faremo le soste classiche. La processione sarà caratterizzata, durante il percorso da alcuni momenti di preghiera: per i sofferenti, per  il mondo del mare, il lavoro. Cerchiamo di portare la vita nella preghiera della processione. Ci sarà poi la preghiera alle istituzioni e poi il momento conclusivo sul’atrio della cattedrale dove si concluderà la celebrazione”

Moretti aggiunge: “Riferimenti a situazioni private non ce ne saranno. Rivisto anche il discorso degli inchini. I santi non fanno gli inchini alle persone è il contrario”. Le statue gireranno su se stesse in alcuni punti significativi: sul Corso Vittorio Emanuele, all’inizio per offrirsi alla venerazione di tutta la gente come accadrà sul Corso Garibaldi prima delle Poste Centrali. Ci sarà anche un momento di preghiera davanti all’Annunziata restaurata e riaperta recentemente” Il Vescovo ha poi ribadito: “A me piacerebbe che, attraverso l’informazione, la gente fosse aiutata a capire ed a partecipare, in modo adeguato alla processione. Gli applausi? Non dico che non bisogna fare gli applausi ma se le cose rimangono nel buon gusto e nel rispetto aiutano. Se diventano cose di disturbo non servono a nessuno”.

L’INTERVISTA A MONS. MORETTI

LE NOVITA’ DELL’ARCIVESCOVO MORETTI

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