E spiega la sua proposta: “una modifica dell’articolo 131 della Costituzione per istituire regioni che comprendano da 6 a 10 milioni di abitanti. Poche macroregioni che diventino grandi enti di programmazione e pianificazione territoriale, che si occupino di leggi territoriali e facciano da regolatori dei diritti territoriali, con bilanci leggerissimi”. Con questa proposta, aggiunge il governatore, la sanità “dovrebbe essere sempre più nazionale sui Lea, i livelli essenziali di assistenza, garantendo uniformità di trattamento ai cittadini”. E alla domanda se nel Pd sarebbero favorevoli a questa riforma risponde: “credo ci siano posizioni più prudenti. Io però penso che vada fatto oggi, mentre si discute di Titolo V”. E al giornalista che gli chiede se Renzi ne abbia mai parlato con Berlusconi dice: “certo, e sarebbe favorevole”.