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Riforme: Governatore Caldoro, “Sciogliere Regioni, sono doppioni dello Stato”

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Con la discussione sulla revisione del Titolo V “sarebbe il momento di una scelta definitiva”, ossia “lo scioglimento delle attuali regioni”. Lo propone il governatore della Campania Stefano Caldoro, che in un’intervista dalla Stampa sottolinea: è ora “di risolvere il grande problema italiano: la definizione dei poteri. Io credo si debba decidere che i poteri gestionali amministrativi siano, come previsto dalla Costituzione, in capo ai comuni e allo Stato, e quindi va rivisto il ruolo delle regioni”. Queste, continua Caldoro, “sono dei mini-stati senza che si sia sciolto lo Stato. Si raddoppiano i tempi e le funzioni”.

E spiega la sua proposta: “una modifica dell’articolo 131 della Costituzione per istituire regioni che comprendano da 6 a 10 milioni di abitanti. Poche macroregioni che diventino grandi enti di programmazione e pianificazione territoriale, che si occupino di leggi territoriali e facciano da regolatori dei diritti territoriali, con bilanci leggerissimi”. Con questa proposta, aggiunge il governatore, la sanità “dovrebbe essere sempre più nazionale sui Lea, i livelli essenziali di assistenza, garantendo uniformità di trattamento ai cittadini”. E alla domanda se nel Pd sarebbero favorevoli a questa riforma risponde: “credo ci siano posizioni più prudenti. Io però penso che vada fatto oggi, mentre si discute di Titolo V”. E al giornalista che gli chiede se Renzi ne abbia mai parlato con Berlusconi dice: “certo, e sarebbe favorevole”.

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