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Salernitana: Ettore Mendicino granata a tutti gli effetti

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“Ettore Mendicino è un calciatore della Salernitana”. Esattamente un anno fa, era il 4 luglio 2013, veniva ufficializzato l’ingaggio della punta romana che andava a rinforzare il reparto d’attacco formato già da Guazzo, Ginestra, Grassi, Gustavo e Mounard. In organico c’erano, tra gli altri, anche Molinari, Tuia e Piva. Un anno fa, quando la squadra fu allestita in netto ritardo con Foggia, Esposito e Volpe arrivati a metà agosto, Perpetuini, Mancini, Ricci e Rizzi ingaggiati tra settembre e novembre, la rosa della Salernitana al 4 luglio stava messa meglio di oggi. Nonostante le titubanze di Perrone motivate dai soliti tentennamenti della società che sprecò il vantaggio di aver chiuso in anticipo la stagione muovendosi in colpevole ritardo sul mercato. Un anno dopo, se possibile, la situazione è ancora peggio.

Era difficile immaginare che la Salernitana potesse ripetersi e andare ancora oltre in vista di una stagione che deve vederla tra le protagoniste assolute in lotta per la promozione. Lo deve la società ad un pubblico che, in termini di presenze allo stadio, ha viaggiato l’anno scorso su numeri da serie B. E lo deve anche a Mario Somma che ha scommesso tutto su Salerno. Se l’anno scorso il mercato era lento oggi è totalmente bloccato. Lotito pensa solo alla Lazio lanciando comunicati un giorno sì e l’altro pure con l’obiettivo di ricucire il rapporto con i tifosi biancocelesti. Evidentemente in questa nuova strategia comunicativa il patron deve tenersi alla larga dalla Salernitana per non irritare i sostenitori della Lazio. Prosegue anche il silenzio di Mezzaroma. C’è poi Fabiani, plenipotenziario sulla carta, in realtà imbrigliato mani e piedi perché i fili vengono mossi sempre da Roma. Il diggì è bloccato sul mercato e a questo punto il suo ruolo, svuotato di poteri nelle trattative o ridimensionato dal budget risicato, non ha motivo di esistere. Se Lotito ha messo Fabiani a Salerno solo come paravento è bene saperlo. Il patron si concentra sulla Lazio e poi su Figc, Lega Calcio, diritti televisivi e forse anche sulla politica. Legittimo per carità ma la Salernitana non può essere abbandonata. Una signora del calcio di 95 anni merita attenzioni.

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