«L’obiettivo del corso– ha dichiarato Maiello – è stato quello di formare figure professionali in grado di realizzare su scala locale, regionale e nazionale gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di sviluppo del turismo sostenibile, favorendo gli scambi, l’economia e la cooperazione in ambito comunitario». Il corso si è sviluppato ricorrendo, anche, a stage riconosciuti e qualificanti, in grado di favorire la convalida dell’esperienza acquisita in relazione agli ambienti economici e sociali, nonché attività seminariali e simulazioni per la realizzazione di progetti nel settore turistico.
«Turismo e cultura che si sposano in maniera perfettamente simbiotica» ha dichiarato il rettore Tommasetti che ha poi aggiunto: «Il patrimonio artistico della nostra provincia, della nostra regione e di tutta l’Italia è costituito da un insieme di diversi contesti culturali con profonde radici storiche e forti connotazioni specifiche. Ogni angolo del territorio è espressione della nostra millenaria civiltà. Si tratta di testimonianze che evidenziano un patrimonio interessante non solo dal punto di vista culturale ma anche se consideriamo lo sviluppo economico e sociale della nazione».
Per dare maggior risalto al patrimonio turistico e culturale è necessario, ha precisato il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, «che tutto venga messo in rete, che tutto il patrimonio sia fruibile. Sviluppando in modo sinergico l’aspetto turistico, naturalistico e culturale Ravello e la Costiera, che sono per certi versi il centro del mondo, portano avanti non solo il nome della regione Campania ma mi sia consentito quello di tutta l’Italia».
Un corso di laurea bilaterale, “a vocazione professionalizzante”, come è stato ribadito in tutti gli interventi, che si inserisce in ambito internazionale privilegiando la dimensione culturale e linguistica tra Francia e Italia. Per il console Christian Timonier «il diploma italo-francese è per i ragazzi (20 francesi e 20 italiani, N.d.R.) una cosa straordinaria; è l’espressione della complementarietà tra i due Atenei, un modo concreto di lavorare insieme per l’Europa». Formazione e cultura, quindi, come strumento centrale per ostacolare i processi di decadimento e poter cogliere le nuove opportunità di mercato.
«Un futuro europeo concreto – ha proseguito Timonier – che passa attraverso il rispetto dell’ambiente, del mondo artigianale e dei giovani che con la partecipazione al corso di studi binazionale hanno avuto la possibilità di imparare le lingue». Riferendosi al nostro Ateneo, Timonier, ha detto che “Salerno è un esempio di innovazione , di investimento nella società della conoscenza. Nell’Agenda della Presidenza italiana dell’UE, turismo e cultura sono le due priorità per il futuro; ebbene, Francia e Italia condividono concretamente questa impostazione con il diploma professionale che dimostra come l’investimento sull’università sia prioritario rispetto ad altri settori».
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