Mentre assistiamo in altri contesti geografici a scioperi dovuti a licenziamenti e mancato pagamento delle spettanze, qui le rimostranze hanno altre motivazioni: una serie di benefit e riduzione dell’orario di lavoro in vista di un periodo di maggiore impegno, con relativo recupero delle ore. A fronte di queste richieste per carità legittime, prosegue Di Gaeta,entrambe le parti dovrebbero usare il buon senso e la capacità di mediazione. Gli strumenti e gli indirizzi, sono alla portata dei protagonisti di questa vertenza. A tal fine si evidenzia l’accordo interconfederale del 2011/2012 nel quale sono indicate le linee guida per affrontare questo momento di massima difficoltà, con possibilità anche di contrattazione di II livello ed altre indicazioni utili.
L’ accordo, in sintesi, permette una serie di attività a livello aziendale, da poter mettere in condizione la gestione delle richieste. Sono certo, conclude il responsabile provinciale del lavoro dell’UDC, che la professionalità e la saggezza delle parti interessate saranno in grado di coniugare le comuni necessità per fare sintesi e trovare un accordo che possa soddisfare tutte le richieste ed esigenze. Il dialogo e la programmazione , rappresentano la soluzione più efficace per proseguire e non ledere gli interessi di tutti.