Metti una sera a cena tre vecchi amici, uno in maniche di camicia con pullover sulle spalle, uno in giacca e camicia sbottonata, l’altro rigorosamente in giacca e cravatta; aggiungici la semifinale dei mondiali tra Brasile e Colombia e l’atmosfera diventa subito quella giusta. Enrico Preziosi, Adriano Galliani e Claudio Lotito tra uno spaghetto bianco alle arselle e uno scambio di vedute sulle qualità dei giocatori sudamericani, sono stati paparazzati a cena ieri sera a Forte dei Marmi, in uno dei rari momenti di svago che il patron di Lazio e Salernitana s’è concesso in queste ultime settimane. In realtà, quella di ieri era ancora una volta una cena di lavoro, visto che alle porte c’è l’avvio delle grandi manovre del calciomercato ma, soprattutto, un appuntamento cruciale per il futuro del calcio italiano: le elezioni federali. Da un lato ci sono loro (mettiamoci anche Cairo, che non ha potuto raggiungere i commensali per impegni di lavoro, e magari Pulvirenti), che sponsorizzano Tavecchio (Lotito diventerebbe vicepresidente al pari di Macalli, Allegri il Commissario Tecnico), dall’altro ci sono i “No-Tav” (Agnelli, Della Valle, forse De Laurentis e Thohir, più le “piccole” e i club di B) quelli che puntano ad uno svecchiamento delle istituzioni e sponsorizzano Albertini.
La partita è delicata e può spostare gli equilibri nel Palazzo. Ovviamente, avere un Lotito ancora più con le spalle coperte in Figc non può che essere un bene per la Salernitana (a proposito, a Siena il presidente Mezzaroma si fa da parte e questo potrebbe far sì che il Mezzaroma della Salernitana possa cominciare ad affacciarsi in maniera più manifesta nella sua avventura pallonara). Ma questo ai tifosi interessa marginalmente. Ieri i granata hanno ufficializzato il secondo acquisto della campagna 2014/2015, con l’ingaggio di Castiglia che fa seguito a quello di Giacomini (e al riscatto alle buste vuote di Tuia) e i supporters granata che iniziavano ad essere un po’ preoccupati hanno tirato un sospiro di sollievo. Nei prossimi giorni è lecito aspettarsi che il mercato della Salernitana possa subire l’accelerazione di cui c’è bisogno per consentire a mister Somma di lavorare in ritiro con una squadra il più possibile vicina a quella che affronterà il campionato, per evitare gli errori del passato. E allora, è auspicabile che vengano ceduti gli elementi che non rientrano i suoi piani e che vengano ingaggiati in tempo utile i calciatori di cui ha bisogno per affrontare in maniera costruttiva il romitaggio estivo sulle Dolomiti.