P.D.A, queste le iniziali, originario di Maiori e tra l’altro conosciutissimo da residenti e villeggianti, era il custode dell’area portuale e dipendente della società che gestisce l’approdo in Costiera Amalfitana. Probabile che a causare il decesso sia stato un malore che ha colpito l’uomo mentre era sulla banchina facendolo poi cadere in mare. Subito allertati i soccorsi del 118 che hanno recuperato l’uomo dall’acqua e che ne hanno potuto poi constatare purtroppo solo il decesso. Sul posto anche i carabinieri della locale stazione che stanno raccogliendo le testimonianze nel tentativo di comprendere la dinamica di quello che, almeno all’apparenza, sembra un incidente. A confermare o meno questa tesi sarà l’esame esterno della salma che sarà effettuata, in queste ore, dal medico legale, incaricato dal Pubblico ministero di turno. Non è escluso, tuttavia, che, nel caso in cui non vengano dissipati tutti i dubbi, si proceda anche all’autopsia.
AGGIORNAMENTO
Sarà l’esame autoptico a stabilire le cause che hanno determinato il decesso di Pasquale D’Amato, di 60 anni (e non di 65 come appreso in un primo momento) ormeggiatore di Maiori (Salerno), il cui cadavere è stato trovato stamani tra le barche nelle acque del porticciolo turistico del comune della Costiera Amalfitana. Da un primo esame esterno, effettuato dal medico legale, il corpo non presenta alcun segno di violenza. D’Amato era stato per l’ultima volta alle 5,30 nel porticciolo. La morte potrebbe essere attribuita ad un improvviso malore. I carabinieri della compagnia di Amalfi (Salerno) diretti dal capitano Alberto Sabba, stanno ricostruendo le ultime ore di vita del sessantenne. Il cadavere sarà trasferito nelle prossime ore nell’obitorio dell’ospedale Ruggi d’Aragona dove sarà effettuata l’autopsia.
FONTE ANSA
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