Giudice sottolinea la necessità di dover intervenire non solo con il miglioramento delle infrastrutture, ma anche sollecitando la politica a farsi promotrice di una riforma fiscale che possa venire incontro alle diverse condizioni lavorative: «Riforma fiscale, meno fisco in busta paga per i lavoratori. Bisogna ridurre le tasse per le piccole e medie aziende che sono la spina dorsale del Paese. Si necessita, inoltre, di una riforma della contrattazione legata alla flessibilità, alla formazione e riqualificazione dei dipendenti (come l’apprendistato professionalizzante) ad un salario di ingresso. Lo Stato per incentivare alla legalità deve venire incontro alle esigenze delle aziende e mettere a disposizione sgravi fiscali e apertura al credito. Gli 80 euro in busta paga è una misura dettata dalla palese emergenza recessiva che sta penalizzando pesantemente le famiglie italiane, ma deve essere sostituita dal varo di un nuovo sistema fiscale basato sul principio della contrapposizione di interessi affinché ogni cittadino paghi ciò che deve. Bisogna capire che i costi del personale non riescono più ad essere supportati dagli introiti a causa della crisi. Da qui si potrà veramente ripartire per rilanciare l’intera economia».