“Esprimo la mia piena soddisfazione per il provvedimento adottato dal Tribunale di Nocera Inferiore, e, nel contempo, manifesto il mio rammarico per l’ennesima campagna denigratoria che questa Amministrazione ha dovuto subire a seguito della realizzazione della tensostruttura. Ancora una volta la gogna mediatica a cui siamo continuamente sottoposti si è rivelata un ‘fumus’ ed è stata rispedita al mittente. Le accuse di ‘superficialità’, ‘incapacità’, ‘illegalità’ e, non ultime, quelle estremamente offensive che mi definiscono un ‘velenoso tumore’ per la città di Angri, si sono rivelate inconsistenti. Questa Amministrazione continua a lavorare incessantemente malgrado le difficoltà legate al momento storico economico e sociale. Non siamo più disposti a tollerare simili attacchi che infondono nei cittadini disagio e incertezza. L’impianto sportivo è stato ideato per dare una risposta in termini strutturali a questa città e soprattutto per riqualificare un’area che era fortemente degradata”.
L’Ufficio del G.I.P. ha ritenuto di non convalidare il sequestro preventivo della tensostruttura ritenendo che, nella fattispecie, le opere edili incriminate consentivano solo un più agevole utilizzo dell’impianto sportivo, ma non inficiavano la legittimità dell’opera.