Il ddl prevede una serie di interventi per il rilancio e allo sviluppo dell’economia regionale, tra cui: tempi certi per i pagamenti della Regione a favore delle imprese; accelerazione della spesa dei fondi europei; fissazione dei termini dei procedimenti amministrativi di tutela ambientale, tenuto conto delle previsioni legislative nazionali; “Campania Semplice”, sito internet dedicato alla semplificazione amministrativa e finalizzato alla qualità della normazione; misure per la definizione dei criteri e delle modalità operative per la realizzazione di opere infrastrutturali pubbliche di interesse collettivo e di interventi di riqualificazione urbana attraverso l’apporto di capitali privati; accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi a favore del sistema produttivo regionale; snellimento burocratico per i beneficiari dei nuovi crediti di imposta; semplificazione nella attestazione della regolarità contributiva certificata dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) da parte delle imprese al momento della partecipazione ad avvisi o bandi regionali anche se prodotta successivamente ma sempre e comunque prima della concessione dei benefici.
Sono previsti, inoltre, interventi in materia ordinamentale e organizzativa e di modifica legislativa tesi alla semplificazione amministrativa, alla riduzione dei costi e al rilancio economico regionale, nei settori del turismo, di assetto del territorio ed edilizia abitativa, sviluppo sostenibile e ambiente, trasporti, politiche sociali, agricoltura, energia, salute, volti a stimolare e rilanciare l’economia regionale e l’occupazione.
Tra le principali disposizioni: l’istituzione dell’Azienda unica per il diritto allo studio universitario (Adisurc) in luogo delle attuali sette; la definizione del Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative; la liberalizzazione degli orari delle attività accessorie degli stabilimenti balneari; la semplificazione delle procedure in materia di classificazione delle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta; il recupero dei sottotetti realizzati all’entrata in vigore del disegno di legge e alle condizioni fissate dalla legge regionale 15/2000 (facenti parte di edifici realizzati in piena legittimità e con altezza non inferiore a m. 2,40); misure semplificative e specificative per agevolare l’attuazione del “Piano-casa” di cui alla Legge regionale 19/2009 per rendere più agevole il rilascio dei titoli abilitativi; misure di incentivo alla edilizia residenziale sociale mediante il recupero di immobili già esistenti; interventi volti a favorire la concorrenza e la non discriminazione, in particolare nel settore delle acque minerali e termali per il quale si prevede procedura selettiva per l’individuazione delle risorse termominerali che viene espletata in sede di rilascio del permesso di ricerca; la fissazione di un canone per l’utilizzo delle acque pubbliche; il conferimento di funzioni amministrative ai Comuni ai quali vengono attribuite le funzioni svolte dalle Comunità Montane, che vengono estinte ferma restando la salvaguardia dei lavoratori; interventi di chiarificazione per gli incentivi alle imprese agevolate dai Contratti di Programma; disposizioni per consentire un più rapido passaggio dalle opere di connessione alla rete elettrica allo scopo di rafforzare la rete elettrica regionale.
E, poi, armonizzazione tra normativa nazionale e regionale circa l’adeguamento del monitoraggio e del controllo dell’esercizio dei servizi TPL al fine di: trasferire i dati all’Osservatorio nazionale e migliorare il controllo sui contratti di servizio e di ridurre gli sprechi; semplificare la procedura per l’adozione della carta dei servizi; ridefinire le modalità di controllo, anche attraverso l’impiego di guardie particolari giurate, e le sanzioni, tra cui è previsto il pagamento di cento volte il costo del titolo di viaggio a carico del viaggiatore senza biglietto, oltre alle spese di procedimento, introiti che vengono destinati alle Aziende di trasporto. E’, inoltre, previsto il sistema integrato di infrastrutture (ITSC) a supporto di tutti i comparti della mobilità regionale per favorire il controllo, la sicurezza e i sistemi di viabilità informatica.
Per quanto riguarda le politiche sociali, si conferisce ai soggetti erogatori di servizi denominati “Centri socio-educativi semiresidenziali” già autorizzati la definizione di “Centri diurni polifunzionali per minori” allo scopo di favorire l’istruzione e la formazione e di accogliere almeno 150 unità; infine, per il settore della salute, viene prevista la possibilità di rinnovo dei Direttori Generali per una sola volta e viene modificata la composizione della Commissione deputata alla selezione al fine di garantire ulteriormente la qualità e l’imparzialità nella individuazione dei vertici amministrativi della sanità.
Sono inoltre previste modifiche legislative al fine di: ampliare la composizione della Commissione Regionale Pari opportunità alle rappresentanti degli Ordini professionali; ampliare la composizione del Comitato permanente per la pace e per i diritti umani agli organismi operanti sul territorio e a un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, sempre senza oneri a carico della Regione; precisare che, tra i medici abilitati a rilasciare certificati per lo sport, ci sono quelli specialisti in medicina per lo sport, quelli della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale, come previsto dalle norme nazionali; facilitare le elezioni consortili nei Consorzi di bonifica; coordinare e armonizzare le previsioni contenute nella legge regionale 20/2013 contro i roghi di rifiuti alla sopraggiunta normativa nazionale (D.L. 136/2013).
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