La domanda di Salati a Grippo è questa: “Davvero si può smembrare un presidio, che nonostante un’unità in meno da aprile, con l’organico in servizio sta comprendo i turni 24/24, con il solo scopo di andare integrare i turni di un presidio di pari grado, quello di Bellosguardo, carente di dirigenti medici?”. Si viene così a creare una disparità di assistenza tra popolazioni omogenee, penalizzando, chissà perché, quella cilentana a favore di quella degli Alburni: “Una scelta davvero incomprensibile”, sottolinea il sindaco di Gioi. Il rammarico di salati, che fa presente anche al Procuratore Capo, è che “…ho chiesto al Direttore Generale dell’ASL Salerno, con cui è stato impossibile intavolare un dialogo collaborativo, di rivedere il provvedimento e sopperire alle carenze attingendo da un’apposita graduatoria regionale, ma non c’è peggiore sordo di chi non vuole sentire”. Nel frattempo Salati allo stesso Grippo fa presente che le popolazioni sono pronte a fare le barricate “…a meno che anche un suo autorevole intervento non riporti tutto nella normalità, che non andava modificata”. D’altronde i cittadini che hanno scelto di vivere nel Cilento interno sono stanchi “…di soprusi, di sopraffazioni, di decisioni a danno senza giustificati motivi”, ha concluso Salati.