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Mercato: continua la ridda di voci, ufficiale solo la rescissione di Topouzis

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Il tempo delle suggestioni non sembra essere terminato. E così, mentre altre squadre fanno i fatti (il Benevento soffia ai granata Marotta e si prepara a prendere anche De Falco, L’Aquila prende l’ex granata Mancini e cerca pure Perpetuini, la Casertana sta per ufficializzare Carrus, tanto per fare degli esempi) la Salernitana viene accostata a giocatori di rango, ma poi non chiude nessuna operazione. Anzi, in mattinata è arrivata la rescissione di Topouzis, che lascia i granata con un solo gol all’attivo in un anno e mezzo. Fabiani è rientrato a Roma e, dopo aver parlato con Somma, si prepara a fare rapporto a Lotito, al quale chiederà un briciolo di autonomia, visto che finora tutte le trattative intavolate sono saltate nel momento in cui è stato solo abbozzato il discorso economico.

Sfumato Marotta, i granata per il ruolo di centravanti sono segnalati sulle piste di Sforzini, Greco, Arma, Rocchi, Bjelanovic, Gonzalez, Bocalon, Coda e chi più ne ha più ne metta. Nessuno di loro sembra in procinto di firmare, anche perchè in rosa un centravanti che guadagna più di 100 mila euro c’è già, Ginestra, e Lotito non intende appesantire il monte ingaggi prima di aver definito la questione Cobra. Gabionetta è sempre in vacanza e l’agente fa spallucce, per ora l’affare non si sblocca. Oltre a Pasquato, come possibili alternative al brasiliano vengono segnalati Cutolo, Di Michele, Pesce e Rantier, ma solo l’ultimo sembra concretamente raggiungibile. Ai granata sarebbero stati proposti anche Bombagi, lo scorso anno 6 gol al Grosseto (ex Reggina), e Corsi e Calderini del Cosenza.

Nulla di nuovo neanche per il centrocampo, bisognoso di innesti: i papabili restano i soliti Morrone, Loviso, Giandonato (tutti del Parma), Moro dell’Empoli, Corvesi del Prato e Staiti dell’Entella. In difesa servono altri due centrali e le alternative ai terzini titolari: Altobello e Giuliatto dovrebbero arrivare dal Parma, ma se il tempo continua a passare e le operazioni non vengono ufficializzate, c’è il rischio concreto che non vadano in porto. Amenta del Lanciano, Fabbro dell’Avellino e De Bode del Messina sono i nomi nuovi come centrali. Nomi appunto. Ma di firme neanche l’ombra.

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