Secondo i dati diffusi dall’ICE, sono più di 300 (il 20% del Sud) le aziende alimentari italiane presenti con distributori sul mercato cinese e più di 500 (il 20% di provenienza meridionale) quelle vinicole che hanno un regolare rapporto con un importatore cinese. Le porte d’ingresso vanno dalle più scontate Pechino, Hong Kong e Shanghai a quelle che recentemente si sono andate più rapidamente imponendo, come Canton, Chongqing, Chengdu. “E’ fondamentale per i produttori campani guardare ai nuovi mercati con sempre maggiore attenzione e la Cina, senza ombra di dubbio, è uno dei mercati più interessanti per le nostre produzioni di eccellenza”, ha dichiarato Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania. “L’assessorato all’Agricoltura è al lavoro per accompagnare le imprese agricole in percorsi di promozione e di valorizzazione dei nostri prodotti tipici. Solo così potremo essere realmente competitivi”, conclude.
“La Cina è uno scenario in continua evoluzione con diverse peculiarità: la segmentazione di un grande mercato presenta delle difficoltà ma allo stesso tempo opportunità di apertura a nuovi prodotti. Oggi in Cina, ad esempio, si bevono birra e caffè. Dobbiamo trasformare le potenzialità in business ed imparare ad interloquire con un mercato così distante ma curioso e dinamico”, ha sottolineato Antonino Laspina, direttore dell’Ufficio ICE-Agenzia di Pechino e Coordinatore della Rete ICE-Agenzia in Cina.
“Crediamo nel grande valore delle nostre imprese e nella loro capacità di affermare la qualità dei prodotti regionali sul mercato cinese, per questo motivo la Regione Campania sostiene le PMI del territorio e le supporta nel percorso di crescita e di sviluppo internazionale. Così Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo economico. “Ci prepariamo alla pubblicazione del bando da 55 milioni di euro per supportare e promuovere le imprese agroalimentari campane danneggiate dagli effetti della questione ‘Terra dei Fuochi’. Il Piano di azione propone specifiche azioni a supporto delle imprese agroalimentari per garantire interventi di adeguamento tecnologico delle produzioni agli standard della Regione Campania.
In particolare si punta ad un intervento di informazione, comunicazione e marketing. Sono previsti inoltre investimenti in sistemi e strumenti per la certificazione della qualità e la tracciabilità dei prodotti, misure per programmi di marketing e distribuzione. Valorizzeremo la partecipazione del nostro sistema imprenditoriale a Expo 2015, una cornice importantissima, per la quale prevediamo specifici interventi di supporto alle PMI”, conclude Martusciello.
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