Incontro a Napoli presso la sede della Regione, per iniziativa dell’Assessore Provinciale dott. Matteo Bottone, con la partecipazione dei Vertici Regionali, del Delegato alla Salute della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi e Sindaco di Minori Andrea Reale, del delegato alla salute del Comune di Ravello dott. Franco Lanzieri, e del dott. Vincenzo Viggiani, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno di cui fa parte l’ospedale di Ravello, e il Dott. Antonio Fasolino. Il nosocomio è stato oggetto di ripetuti provvedimenti, a volte contraddittori, che ne hanno messo in dubbio più volte la permanenza. Con due decreti regionali, il primo del 2011 e il secondo del 2013, il plesso è stato dapprima aggregato al Ruggi di Salerno e successivamente inserito nel corpo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, in concomitanza con l’apertura della facoltà di Medicina dell’Università di Salerno.
In precedenza, tuttavia, il decreto n. 49 ne aveva malauguratamente disposto la chiusura unitamente ad altri ospedali del salernitano (come ad esempio quello di Agropoli), che, per quanto rimasta inattuata, ha continuato a minacciare come una spada di Damocle la salute dei cittadini della costiera. Oggi l’atto Aziendale del “Ruggi d’Aragona”, in via di redazione da parte dello stesso Direttore Generale (e che in seguito dovrà essere approvato dalla Regione), potrebbe porre la parola fine a queste peripezie e affermare definitivamente la permanenza dell’Ospedale Costa d’Amalfi. Appunto di questo, infatti, si è discusso alla Regione, raggiungendo l’accordo che ne riconosce finalmente lo stato giuridico di Ospedale con la qualifica di “Pronto Soccorso e presa in carico dei pazienti” e con la relativa autonomia gestionale, alla pari degli altri plessi aggregati all’Azienda di via S. Leonardo.
Soddisfazione viene espressa dall’Assessore Provinciale Matteo Bottone: “Ringrazio il Presidente Caldoro ed i vertici regionali per aver saputo comprendere le giuste necessità della Costa d’Amalfi e tributato il dovuto riconoscimento ad una struttura che ha dimostrato coi fatti tutta la sua validità. E’ un risultato molto importante, a cui tenevo tanto”. Soddisfazione espressa anche da Andrea Reale, delegato per la sanità della Conferenza dei Sindaci, che sottolinea “l’importanza di saper cooperare al di là delle appartenenze politiche per il bene dei cittadini e per difendere il diritto alla salute in un territorio d’ eccellenza, nel quale alle esigenze dei tredici paesi che formano la Costiera si aggiungono quelle dei tanti ospiti nazionali, europei ed extraeuropei che oltre ad esigere un’offerta turistica sempre più diversificata e qualificata pretendono a ragione un’assistenza sanitaria di qualità in tutto l’arco dell’anno. Un grazie di cuore va a tutti i cittadini della Costa che con le loro sollecitazioni hanno spronato i Sindaci e gli enti sovracomunali a tenere alta la guardia per la difesa del diritto alla salute”.
Stessa soddisfazione per il Delegato alla Salute del Comune di Ravello: “E’ stata una battaglia lunga e difficile, a cui ha partecipato l’intera“squadra” della Costa d’Amalfi, costituita da tutte le forze politiche e sociali a prescindere dal colore, dalle amministrazioni comunali tutte e dai cittadini con il loro Comitato. Alla fine siamo riusciti a far capire le nostre ragioni ed a mettere in sicurezza i nostri cittadini ed i turisti. L’iter dovrà essere completato ma credo proprio che ce l’abbiamo fatta”.
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