Il presunto boss della ‘ndrangheta era ricercato per traffico internazionale di droga, secondo gli inquirenti della Dda operava tra Belgio, Olanda e Germania.
Il clan Palamara per gli investigatori è coinvolto in un vasto traffico internazionale di droga che parte da Africo, Bianco e Brancaleone, nel reggino, e rifornisce il mercato e le piazze di spaccio delle città del nord Europa.
L’uomo è stato arrestato dalla Polizia Stradale mentre percorreva la A3, all’altezza di Sala Consilina, dopo una segnalazione degli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Servizio Centrale operativo della Polizia, da tempo sulle sue tracce.
Il boss era inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi e i magistrati di Reggio Calabria e Roma lo considerano un esponente di spicco della ‘ndrangheta con il suo traffico di stupefacenti in tutta Europa.
Secondo le indagini della Sco l’uomo trafficava stupefacenti tra Belgio, Olanda e Germania, curando le rotte del Nord Europa del traffico internazionale di stupefacenti.
Dai primi mesi del 2014 ad oggi questo di Palamara è il terzo boss, appartenente alla ‘ndrangheta, arrestato dalla Polizia di Stato dopo il 43enne Nicola Pignatelli, bloccato a Santo Domingo lo scorso 28 aprile e anch’esso inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi dal ministero dell’Interno, ed elemento di vertice del clan Mazzaferro, di Gioiosa Ionica e l’arresto di Pasquale Bifulco, 41 anni, arrestato in Perù lo scorso mese di giugno. Quest’ultimo non è inserito nella lista ma è comunque un elemento di spicco della cosca Ietto-Cua, di Careri, in provincia di Reggio Calabria.