La Costiera Amalfitana va quindi percorsa veloce. Se si diminuisse la velocità, apparirebbe chiaro qualcosa che a nessuno finora sembra interessare, né alle amministrazioni comunali del territorio, né alla Provincia di Salerno, né al Parco Regionale dei Monti Lattari, né ai tanti operatori turistici, né tantomeno all’ANAS a cui compete la gestione: la SS. 163, la pìù importante strada della “Divina Costiera”, è praticamente un continuo ricettacolo di rifiuti lungo l’intera tratta da Vietri a Positano, ma anche oltre, fino al versante sorrentino, dove si collega con la SS. 145. Non è possibile percorrere più di pochi metri senza trovare abbandonati, sui cigli della strada, cartacce di ogni genere, cartoni di pizza, buste e bottiglie di plastica, lattine, bottiglie di vetro e anche sacchetti colmi di rifiuti. Non solo: non è raro trovare abbandonati, in “bella vista” lungo la strada, “rifiuti ingombranti” come frigoriferi, sdraio rotte, armadietti, e addirittura “rifiuti speciali” quali copertoni, barattoli di pittura e materiali d’amianto!!!
Tutte le piazzole di sosta della Costiera, proprio lì dove i turisti si fermano per rimanere incantati da un paesaggio unico, sono delle piccole discariche, sulle quali sarebbe meglio non abbassare mai lo sguardo. FIAB Salerno, intende denunciare fortemente questo stato di cose! Per questo, alcuni volontari dell’associazione nei giorni scorsi hanno percorso la SS. 163 in bicicletta, al fine di documentare fotograficamente e con video lo sconcertante stato di degrado a stagione turistica ormai avanzata. Mentre per il materiale video sarà necessario qualche altro giorno di lavorazione, quello fotografico è già visibile on-line sulla photo-gallery dell’associazione al link seguente:
https://picasaweb.google.com/115704660312912446905/RifiutiInCostieraAmalfitana
Tale documentazione è stata inviata al prefetto di Salerno, perché vengano verificate le responsabilità e le cause che comportano l’attuale, e ormai di lunga data, stato di cose e vengano presi immediati provvedimenti. La situazione peggiore è stata riscontrata nei comuni di Vietri e Cetara fino a Capo d’Orso e Minori, cioè l’entrata da est alla Costiera Amalfitana, tanto per dare il benvenuto ai turisti! Di poco migliore la situazione nei comuni successivi, anche se anche lì ci si imbatte facilmente in condizioni a dir poco “imbarazzanti” soprattutto quando ci si avvicina a luoghi conosciuti in tutto il mondo come Amalfi e Positano.
“Se non verranno presi immediati provvedimenti – dichiara Paolo Longo Presidente F.I.A.B. Salerno – siamo intenzionati finanche a denunciare la situazione all’UNESCO. Lo stato di abbandono all’incuria e alla sporcizia della statale 163 amalfitana è probabilmente il sintomo più grave e visibile di una totale mancanza di amministrazione del territorio a diversi livelli, oltre che dell’ANAS che ne è proprietaria. Il balletto delle responsabilità, che certo farà seguito alla nostra denuncia, non potrà però escludere alcuno dei livelli amministrativi dal sentirsi colpevole per lo stato vergognoso in cui viene tenuto un territorio riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Anche perché il silenzio e il disinteresse fin qui dimostrati da tutti gli enti locali risultano assolutamente incomprensibili.
La nostra azione è oggi rivolta alla denuncia, ma con quanti hanno a cuore questo territorio vorremmo intraprendere un percorso di risveglio delle coscienze e di indirizzo nell’intraprendere politiche volte ad uno sviluppo sostenibile in Costiera Amalfitana, sperando che se ne possa rallentare l’irrefrenabile corsa nel niente!”
Purtroppo c’è tanta gente ignorante che non conosce l’esistenza delle isole ecologiche. Purtroppo, però, stamattina sono andato a consegnare il water che ho sostituito e mi hanno chiesto di andare al Comune di Baronissi a pagare 9 Euro. E’ chiaro che, allora, la gente ignorante preferisce buttarlo a bordo strada o nelle campagne. Purtroppo, da quando è cominciata la raccolta differenziata, l’immondizia a bordo strada è cresciuta esponenzialmente, perché c’è gente che ancora non vuole farla e perché le istituzioni ancora non incentivano la raccolta nel modo giusto.
bell’ attrattiva per i turisti !
le zone descritte andrebbero sorvegliate con telecamere a circuito chiuso per stanare e stangare questi incivili.