Il coordinamento provinciale costituito da oltre 50 collaboratori della redazione di Avellino ha inviato nel pomeriggio un documento allo stesso direttore, al Comitato di redazione ed alle 5 redazioni provinciali, con il quale si annuncia lo stato di agitazione.
Il Coordinamento ritiene inaccettabile la decisone unilaterale del direttore e dell’azienda, considerato il ruolo essenziale e decisivo dei collaboratori nella fase di lavorazione del prodotto editoriale e a garanzia dei livelli qualitativi.
“Decidere improvvisamente, senza alcuna spiegazione nel merito, di imporre ai collaboratori una decurtazione dei compensi è un atto che lede la dignità personale e professionale dei giornalisti, che con fermezza respingiamo – afferma il documento, che aggiunge – una simile operazione è il frutto avvelenato del vergognoso accordo sottoscritto in questi giorni dalla Fnsi, dalla Fieg e dall’Inpgi per le collaborazioni coordinate e continuative nel settore dell’editoria on-line e, più in generale, della svendita dei diritti alla quale assistiamo da diversi anni nel mondo del lavoro, soprattutto di natura intellettuale. Tutelare la dignità degli operatori dell’informazione significa anche difendere la qualità, l’indipendenza e la democrazia dell’informazione, che è in primis un diritto dei lettori.
Il coordinamento rivendica e chiede all’azienda di rendere collettiva e non individuale la contrattazione, fornire le giustificazioni riguardo alla decurtazione annunciata, i criteri economici e l’entità della decurtazione, oltre a esplicitare quali sarebbero le economie derivanti da tale decurtazione.
Il coordinamento ha inoltre preannunciato che lo stato di agitazione proclamato oggi, proseguirà a partire da mercoledì 23 luglio, con l’astensione dalla prestazione di collaborazione e da ogni attività lavorativa, in caso di insufficienti o peggio ancora mancate risposte da parte dell’azienda e del direttore.
Il documento inoltre, si chiude con l’auspicio di riscontrare “la solidarietà dei giornalisti in organico e di tutti i dipendenti dell’azienda editoriale del “Mattino” a sostegno alla nostra mobilitazione per riaffermare unitariamente le ragioni irrinunciabili di salvaguardia del lavoro e di tutela della professione giornalistica.
Il Coordinamento di Avellino, inoltre, ha già avviato i contatti con i collaboratori delle altre redazioni provinciali, per concordare altre forme di protesta e di rivendicazione dei propri diritti.