Protagonista è la musica, senza nessun allestimento scenografico. Immersi nello scenario naturale, al chiarore della luna che si riflette sull’acqua e in sottofondo il rumore delle onde che si infrangono sulla costa. L’arena in spiaggia si scaglia lungo la linea dell’orizzonte che si perde nell’infinito, tra cielo e mare, alla ricerca di uno stile di vita naturale, in un ambiente incontaminato: uno spazio libero, senza barriere, naufraghi, per perdersi in un abbraccio multietnico, attraverso le sonorità del mondo. Un “trío de ases”, quello dei tre compadres di Barcellona, per un concerto tutto da ballare. In piedi, senza la batteria e al suo posto un’invenzione originale di Muchachito, il “ Tabanco Bomb”, un singolare strumento a percussione che gli permette di suonare e ballare contemporaneamente. Le chitarre frenetiche di questi due vecchi amici, Ratón e Muchachito, proiettano il pubblico verso un concerto-tributo alle chitarre di strada, dei vicoli, che sono alla base del rock spagnolo. Una selezione di brani degli ultimi tre album di Muchachito e le sue cover preferite, come un rodaggio per costruire nuovi brani che andranno a far parte del nuovo lavoro discografico. Un live unico, accompagnato dai colori del poliedrico Santos de Veracruz, in un connubio artistico che prende forma attraverso le pennellate delle estemporanee di pittura, per trasmettere attraverso la tela la magia della serata.
DUM DUM ART – Musica e arte si fondono nella filosofia del Dum Dum Republic, che nasce da una chitarra, di notte, in riva al mare. La volontà di sperimentare, di proporre una scelta musicale variegata ed alternativa. Il suo stile vintage, un po’ retrò, e i colori brillanti diventano motivo di ispirazione per giovani artisti, band di musicisti emergenti locali, dj che muovono i primi passi proprio al Dum Dum, come Peppe Yoshi, che riesce ad instaurare un feeling con il pubblico del Dum Dum, mentre accompagna i grandi concerti. Tracce indelebili anche nei versi dei poeti o nelle luci catturate attraverso lo sguardo artistico delle sperimentazioni fotografiche di Giovanni Croce. Un work in progress costante che si fonde e si contamina, all’insegna dell’incontro e dello stare insieme.
Info e prenotazioni: 0828 851895 – www.dumdumrepublic.com