Site icon Salernonotizie.it

Dal Ravello Festival il Ministro Dario Franceschini lancia un monito per la tutela del patrimonio: ” è un modo per far crescere l’economia”

Stampa
“Ravello è un modello che soprattutto nel Mezzogiorno andrebbe studiato e valorizzato”. Ha esordito così il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, all’ingresso di Villa Rufolo dove stasera ha assistito a uno degli eventi del Ravello Festival. Ospite della Fondazione Ravello, Franceschini ha accettato il cortese invito del presidente Renato Brunetta che ha atteso in piazza Duomo, insieme con il segretario generale Secondo Amalfitano, e il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, l’arrivo del Ministro.

“Ho dei dati molto brutti – ha detto poi Franceschini riferendosi ai flussi turistici – L’85% degli stranieri si ferma a Roma, e solo il 15% va nel Mezzogiorno. Eppure qui ci sono la Costiera Amalfitana, c’è Ravello, la Sicilia, Napoli, Pompei, i Sassi di Matera, i Bronzi di Riace. Davvero c’è un lavoro da fare come Paese. Il lavoro che si sta cercando di fare, con un consenso trasversale in Parlamento, è di unire alla tutela anche la valorizzazione.

Tutelare il nostro straordinario patrimonio storico non è in contrasto col valorizzarlo per attrarre turisti e viaggiatori. Utilizzare la bellezza del nostro Paese per farlo crescere economicamente”. Franceschini, sollecitato da alcuni giornalisti, ha poi rivolto un appello agli operatori turistici del Sud Italia: “Bisogna crederci e capire che la riqualificazione di queste zone è tutelare la bellezza, l’ambiente, il mare. Rivalutare i centri storici – ha aggiunto – Sono tutte cose che creano ricchezza, quindi tutelare la nostra bellezza è un modo per far crescere l’economia”. Il Ministro è poi rimasto favorevolmente colpito dall’ottimo stato di conservazione di Villa Rufolo che, sotto la direzione di Secondo Amalfitano, è diventata un modello di efficienza e di virtuosa rivitalizzazione del bene culturale anche attraverso l’impiego di nuove tecnologie.

 

Exit mobile version