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Ravello, Ingenito (Assoturismo): Governo e Regioni condividano piano per rilancio turismo al Sud

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“Il Ministro Franceschini non si limiti a mere esortazioni, snocciolando dati che dimostrano  solo limiti rispetto alle  azioni messe in campo sinora ma determini reale inversione di tendenza sulle competenze tra  Governo e le Regioni in materia di turismo, infrastrutture, promozione e fondi e condivida  un piano serio e concreto  con noi operatori  per il rilancio turistico e culturale del Mezzogiorno – è quanto dichiara il consigliere nazionale Assoturismo e presidente Aigo Confesercenti Agostino Ingenito- in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro a Ravello. “Non basta domandarsi come mai  l’85% dei turisti stranieri si ferma a Roma e solo il 15%  arriva al Sud.Probabilmente il Ministro quando è arrivato a Ravello aveva l’auto con i vetri oscurati se solo non si è reso conto cosa significhi attraversare il Valico di Chiunzi  o l’antico tracciato della Costiera Amalfitana, privi di manutenzione ordinaria, senza tener conto che mentre la sua auto attraversava il territorio campano, gran parte del tracciato ferroviario della Napoli Pompei Salerno è vergognosamente sospeso o sgangherato come nel caso della Circumvesuviana  e il traffico veicolare è nel caos  in Penisola Sorrentina a circa due giorni dall’apertura di una galleria di appena 7 km costata 74 milioni di euro e decenni di lavori  senza dimenticare cosa significhi in questi giorni attraversare l’A3 Salerno Reggio Calabria che malgrado i tanti cantieri non riesce ancora a garantire percorsi stradali europei”.   Complicato raggiungere in treno le altre regioni del Mezzogiorno che non godono di alta velocità come pure difficile favorire sbarchi in porti e flussi negli aeroporti del Sud a parte quello di Napoli Capodichino. Assoturismo Confesercenti nazionale in audizione in Parlamento e allo stesso Ministro ha portato dati chiari sulla situazione del turismo in Italia,rivelando le difficoltà delle imprese a mantenersi a galla per la difficile congiuntura economica, un fisco pressante rispetto alla stagionalità delle attività e le imposizioni europee sempre più complicate. “Non  basta trovare accordi trasversali in Parlamento per portare a casa un decreto che non garantisce sviluppo ma solo risposte minime rispetto a quanto si potrebbe fare.

“Il Ministro non può dire che serve unificare tutele e valorizzazione e poi consente ai  sovrintendenti di togliere tavolini in piazze e siti turistici, riducendo al lastrico migliaia di imprese, come non può chiedere agli imprenditori immobiliari turistici di avere coraggio, investendo risorse  per il turismo minore e la sostenibilità e l’adeguamento funzionale delle strutture se non consente di garantire risorse  e incentivi sulla promozione con azioni governative vigorose contro strapotere ota internazionali e  promettere sgravi fiscali che se potranno eventualmente essere utilizzati  lo saranno fra due anni e solo per certi limiti. Serve un piano deciso per il turismo del Sud – commenta Ingenito- Chiediamo che dopo il commissariamento dell’Enit, un ente pachidermico che costa milioni di euro e i vari accorpamenti , si faccia chiarezza sulle competenze sul turismo tra Stato e Regioni  con o senza  la modifica del titolo V, e si colgono le opportunità dei nuovi piani di riparto dei fondi europei 2020 per condividere assi comuni e progetti di ampio respiro. “Auspico che proprio da Ravello possa partire un confronto autentico, abbiamo enormi potenzialità che potrebbe favorire il nostro Mezzogiorno come piattaforma concreta e sicura nel bacino del Mediterraneo ma si deve andare oltre, garantendo reali occasioni di rilancio e governando processi di sviluppo che non piovono dall’alto ma che si avviano solo con politiche coraggiose e che non siano di mero spot per un delega che oggi è una virgola anche nel dicastero”. 

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