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De Luca su querelle interna al PD: “Voglio essere tenuto fuori dalle imbecillità”

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“Per favore voglio essere tenuto fuori da queste imbecillità”. Lo chiede (ma il tono e tutt’altro che dimesso) il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca che, in diretta su RADIO ALFA commenta così quelle che lui stesso definisce solo “chiacchiere sul nulla”, ovvero i gossip e le anticipazioni sul dibattito interno al PD in vista delle Regionali del 2015. L’argomento è stato trattato nel corso della puntata di S come Salerno, in onda il martedì alle 12,45 su RADIO ALFA (oggi ultima puntata della stagione radiofonica 2013-2014). Alla domanda diretta della conduttrice “allora si candida a Governatore della Campania”?, De Luca risponde ricordando il suo doppio impegno, lavorare per Salerno e lavorare per cambiare la Regione (“che è immobile“, aggiunge). Risposta criptica ma che poi lui stesso specifica quando ammette che è più facile cambiare la Regione dal gradino più alto.

“Ad ottobre ci saranno le primarie, chi vuole candidarsi lo faccia e poi vedremo” conclude chiamandosi fuori ancora una volta dalla politica politicante, dal chiacchiericcio di una classe politica (“ceto politico”) che non parla ai cittadini. “In tutti i partiti, anche nel PD c’è gente che non ha niente da fare se non ammuina, un pollaio. Io vado oltre questi partiti, io vado oltre questo ceto politico” continua a dire De Luca che poi parla anche di De Magistris e di una presunta alleanza politica con il sindaco di Napoli in vista delle Regionali. “In questi mesi mi hanno attribuito ogni genere di affermazione, incontri con De Mita, frasi si Cantone, su De Magistris… se c’è uno che puo’ essere critico sul sindaco di Napoli sono io, dice De Luca ricordando che fu proprio De Magistris l’unico a firmare contro la sua candidatura regionale (in occasione dell’ultima tornata elettorale regionale n.d.r.), ma, sarebbe cafone che un sindaco parli di un altro sindaco. Lo giudichino i cittadini di Napoli”.
Nel corso della trasmissione De Luca ha anche chiarito la notizia relativa alla decisione del Consiglio di Stato che ha capovolto la decisione del TAR dando torto al comune e stabilendo che l’amministrazione dovrà pagare i debiti relativi allo smaltimento dei rifiuti negli anni dell’emergenza. Circa 7 milioni (erano 14 ma i primi 7 sono stati già trattenuti a metà degli anni 90) che saranno trattenuti ogni trimestre per 700mila euro fino ad esaurimento del debito. Il sindaco racconta che il comune aveva chiesto un conguaglio a pareggio visto che lo Stato è debitore verso il Comune e il Comune verso lo Stato e invece non è stato possibile. “Lo stato trattiene i soldi a prescindere” e il Comune di Salerno allora che fa? Intanto non aumenta le tasse, come confermato da De Luca, ma contestualmente sta preparando dei decreti ingiuntivi contro lo Stato. “Stiamo di fronte ad una decisione di una scorrettezza unica!” conclude De Luca.

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