“Ho appreso di un documento congiunto sulla tutela dei servizi sanitari in provincia di Salerno. – scrive Salati – Nel complimentarmi per questa iniziativa assicuro da subito la mia sottoscrizione alla stessa avendo vissuto problemi analoghi con il punto SAUT a Gioi. Non mi spaventa che un sindaco di un piccolo paese aggreghi a quelli di due cittadine importanti come le vostre, in quanto le problematiche sono le stesse: soppressione o dimensionamento di strutture sanitarie contro le esigenze e le necessità delle popolazioni amministrate”.
Il primo cittadino gioiese si sente confortato di non essere più da solo a combattere contro “…come un solitario don Chisciotte, a volte deriso, contro i mulini a vento azionati dal direttore generale dell’ ASL Salerno, Antonio Squillante, su input dei suoi supertecnici che poco o nulla sanno del territorio e dei suoi abitanti”. Salati si aggrega ai sindaci di Eboli e Scafati formulando una proposta: “Vederci, riunirci, scambiarci semmai anche consigli intercomunali itineranti per mettere insieme una strategia unitaria e per coinvolgere in toto le popolazioni amministrate. Ritengo che è giunto il tempo che la politica, non solo quella con la P maiuscola ma in particolare quella regionale che nomina direttori generali che non conoscono uomini e cose da amministrare, si riappropri del proprio ruolo”.
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