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Comitato “No Inceneritore Salerno” scende in piazza per dire il proprio no

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Il Governo ha deciso con Decreto Legge di nominare entro il 24 agosto un commissario straordinario per la costruzione dell’inceneritore di Salerno. Il Comitato No Inceneritore Salerno ha immediatamente mobilitato cittadini e associazioni per una prima manifestazione di informazione che si terrà venerdì 25 luglio alle ore 20 in piazza Sabbato a Pontecagnano Faiano, a cui hanno aderito numerose Associazioni e Comuni del territorio. “Le ragioni del no all’inceneritore – Dichiara in una nota Il portavoce Mario Codanti del Comitato sono molteplici e ognuna basterebbe da sola ad allontanare la scellerata idea di realizzare a Salerno un “mega forno” per bruciare rifiuti. Il  territorio è già martoriato da decenni di discariche mai bonificate di rifiuti tossici (Colle Barone – Sardone) e da un cementificio che pure ha bruciato rifiuti.

L’impianto dovrebbe sorgere alle porte di Salerno, in prossimità dell’ospedale, all’ingresso della fertile piana del Sele, ai piedi dei Monti Picentini in terreni da sempre vocati all’agricoltura e i cui noti prodotti raggiungono i mercati di tutta Europa. Il rischio per la salute delle popolazioni già rappresenta una grande preoccupazione che diventa ancor più angosciante se si pensa a cosa potrà essere bruciato nell’impianto, qualora la CAMORRA decidesse di avviare all’incenerimento i rifiuti tossici fino ad oggi tombati nelle cave e nei terreni.

La cosa che più sorprende – continua la nota – è la scelta del Governo di bruciare proprio i rifiuti della Provincia di Salerno dove molto elevate sono le percentuali di raccolta differenziata. L’Europa, dove gli inceneritori sono ormai in fase di dismissione grazie alla raccolta differenziata spinta, insegna che i rifiuti sono una risorsa da cui poter ricavare compost e numerose materie prime seconde, con la creazione di aziende “pulite” che possano dare molta occupazione al contrario di un costoso inceneritore che minaccia la salute e l’economia di un territorio creando esigui posti di lavoro. Se questo è il “CAMBIAMENTO” che propone il Governo in materia di rifiuti per la Campania, noi rispondiamo con un deciso “NO, GRAZIE!”.

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