“La firma di questo importante protocollo di intesa” – dichiara il rettore Aurelio Tommasetti – “testimonia la ferma volontà dell’Università di Salerno di contribuire, unitamente alla ONG Medici con l’Africa CUAMM, alla tutela della salute delle popolazioni africane, favorendola tramite la collaborazione con altri trentadue atenei italiani e numerosi centri sanitari africani, nell’ambito della ricerca e della innovazione, della didattica e dell’assistenza sanitaria”. Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima ONG in campo sanitario riconosciuta in Italia (in base alla Legge della cooperazione del 1972), nonché la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.
Oggi è presente in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda con 157 operatori: 96 medici, 16 paramedici, 45 tecnici e amministrativi; 33 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto, con i quali appoggia: 15 ospedali, 23 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 centri di riabilitazione motoria, 5 scuole infermieri, 3 università (in Uganda, Mozambico ed Etiopia). Sulla base dell’accordo che sarà firmato venerdì, l’Università di Salerno, conclude il rettore Tommasetti, “si impegna a promuovere moduli di insegnamento tematici sulla salute globale e a favorire lo svolgimento da parte degli specializzandi delle scuole mediche di periodi di formazione teorica presso strutture sanitarie africane”. Secondo quanto previsto dal progetto Junior Project Officier, la permanenza dello specializzando in un Paese in via di sviluppo durerà un anno.