Due motorini si stavano inseguendo: sul primo una persona, sul secondo due. I due urlano al primo: “Ti ammazziamo”. Sparano. Il colpo manca il bersaglio, ma colpisce in pieno il pensionato Bottari, che cade a terra privo di vita. I vicini accorrono, per Bottari non c’è più nulla da fare. Il sindaco De Luca sulla sua pagina facebook scrive: “Sono addolorato per la tragica morte di Mariano Bottari ucciso per errore durante una sparatoria in pieno centro a Portici. Esprimo cordoglio alla famiglia ed alla comunità di Portici sconvolta da questo episodio efferato. Sono certo che le forze dell’ordine sapranno in tempi rapidissimi individuare i responsabili ed assicurarli alla giustizia. Tutti noi saremo impegnati, nel nome del povero Mariano e ciascuno per le sue responsabilità, a rendere più sicure le nostre strade”.
”Grande dolore” è stato espresso dal Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per l’uccisione del pensionato Mariano Bottari, stamani, a Portici (Napoli). “La battaglia contro la criminalità organizzata e comune – aggiunge Caldoro – deve continuare senza tregua”. “Siamo certi – conclude Caldoro – che saranno individuati in tempi rapidi gli autori di questo vile agguato. Alla famiglia, agli affetti di Mariano Bottari, la vicinanza dell’ intera comunità campana”. “Le strade sono ancora in mano a loro, a quei criminali che regolano i conti per le loro nefandezze. Sparano ed uccidono ancora una volta un innocente espressione di una stragrande maggioranza di cittadini che non hanno nulla a che vedere con questi criminali”: lo dice don Tonino Palmese, delegato della Curia di Napoli per la Carità e la pastorale sociale e referente dell’associazione “Libera” in Campania.
“Dobbiamo anche questa volta costatare – continua don Palmese – che si viene uccisi nonostante si stia al posto giusto e al momento giusto. Solo chi uccide sta al posto sbagliato e nel momento sbagliato. L’onestà dei tanti e il martirio delle centinaia vittime innocenti della nostra regione devono costringere questi esseri con sembianze umane di andare via, anzi di tornare agli inferi dai quali provengono”. “Il sangue innocente – conclude don Palmese – dia forza a tutte le donne e gli uomini onesti affinché non si possa dire più che se loro sono morti è perché noi non siamo stati abbastanza vivi. Promettiamo a Mariano Bottari di continuare a resistere nel costruire insieme la città degli onesti”.
Foto Metropolisweb.it