Il rapporto di partenza è di 650 Medici Ospedalieri e 70 Medici Universitari e, ad oggi, la stragrande maggioranza dell’attività rimane in testa all’Ospedale. Inoltre è scaturita una controversia sul fatto che il programma assistenziale fornito dagli Universitari debba essere prespecificato, e dunque inserito nei normali percorsi assistenziali, ovvero, come parrebbe di capire, possa anche essere approvato a posteriori.Riguardo le potenziali criticità nei percorsi, così come disegnati, bisognerà verificare se i Plessi sono realmente e direttamente collegati al “Ruggi” e quali siano i collegamenti già effettivamente strutturati (pochi, in realtà, a tutt’oggi). Lo stesso rappresentate sindacale dell’Università, alla presenza del Pro-Rettore Prof. Piccolo, si è pubblicamente interrogato sull’opportunità di presentare alla Regione Campania un Atto per la sua approvazione, quando allo stato numerose sono le richieste di un suo approfondimento. In effetti, nel mentre vi erano state riunioni preliminari sugli assetti e le criticità preesistenti al nuovo Atto Aziendale, l’incontro odierno non è stato preceduto da alcun confronto di analisi e commento sulla nuova proposta organizzativa della Direzione dell’AOU. E a questo andrà posto inevitabilmente rimedio.
Fonte LIRATV
Ma se gli universitari percepiscono l’indennità assistenziale…perché non dovrebbero partecipare ai normali percorsi per l’assistenza ai malati?
Penso sia il caso di sgombrare il campo da dubbio sicuramente strumentali, ma se il Direttore Generale fosse più chiaro sarebbe cosa buona e giusta…per il personale e per la popolazione tutta.
rimuovete tutti i primari o similari nullafacenti-con tutti i loro portaborse…non servono- grazie