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Salerno: clausola sociale nei bandi di gara per l’appalto di lavori e servizi del Comune

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L’Avv. Antonio Cammarota, consigliere comunale città di Salerno e Rosario Peduto, portavoce cittadino di Fdi – An premesso che, nell’ambito degli appalti pubblici e dell’interesse pubblico perseguito, gli affidamenti di beni e servizi possono realizzare, oltre alle finalità di natura economica, anche obiettivi sociali, e quindi costituire un fattore di sviluppo dell’economia locale nonchè creazione e mantenimento di occupazione per chi versa in condizioni di svantaggio fisico, sociale, economico;

– che sempre più spesso, per coniugare sviluppo e coesione sociale, nei capitolati di appalto le Pubbliche Amministrazioni introducono clausole sociali, ovvero condizioni, criteri, elementi di valutazione e di selezione delle offerte con l’obiettivo di perseguire finalità sociali, come da ultimo i vicini Comuie di Baronissi e Bellizzi;

– che, anche l’Unione Europea ne favorisce tanto che l’art. 69 del Codice degli Appalti, in recepimento di questo indirizzo, dispone che le stazioni appaltanti possono esigere condizioni particolari per l’esecuzione del contratto, in particolare per esigenze sociali, e nel 2010 la Commissione ha dedicato alle clausole sociali un’apposita Guida alla con la quale ha ribadito la possibilità, e l’auspicio, che gli Stati membri inseriscano le clausole sociali nei capitolati di gara;

– che la nostra terra e la nostra gente vivono un momento di crisi economica, sociale e valoriale mai così in precedenza; tanto premesso,

CHIEDONO

Che venga convocata la commissione consiliare competente, e con richiesta di audizione, e quindi inserire nell’odg del prossimo Consiglio Comunale l’oggetto della presente istanza; e, al contempo 

INTERPELLANO

Il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere la volontà o meno dell’Amministrazione Comunale di rendere obbligatoria, nella redazione dei bandi di gara, la presenza di una “clausola sociale” con cui impegnare i concorrenti a reperire maestranze locali con preferenza a giovani, disoccupati, e quindi chi versa in disagio fisico, economico, sociale.

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