Si chiama “Terragiusta” la campagna contro lo sfruttamento dei lavoratori migranti in agricoltura avviata da Cgil e Medici per i Diritti umani. Dopo aver attraversato la piana di Gioia Tauro, la squadra di esperti è approdata nella piana del Sele, scoprendo condizioni di lavoro e di salute precarie, oltre ad un diffuso disagio abitativo. Nei mesi di maggio e giugno sono stati ascoltati 177 lavoratori migranti (in maggioranza marocchini), di cui 133 hanno avuto necessità di cure da subito. Tre su quattro hanno un regolare permesso di soggiorno, il 61% ha anche un contratto, ma sono sottopagati e sotto caporalato. L’80% guadagno massimo 30 euro al giorno e molti dei migranti hanno pagato fino a 6000 euro in patria per un posto di lavoro fantasma.
Fonte LIRATV