“La Regione, più che pensare a norme che agevolano e rischiano di riprodurre una condizione di ulteriore consumo di suolo, dovrebbe – secondo Tavella – agevolare una politica di risanamento ambientale nella quale può risiedere una grande occasione di lavoro e di rilancio dell’economia regionale”.
“Più volte – aggiunge Tavella – abbiamo insistito sulla necessità di costruire sul costruito. Per noi questo significa risanamento e restauro dei centri storici, a partire da quello di Napoli. Occorre poi puntare sull’efficienza della depurazione per restituire al mare e alle coste una condizione di eccellenza ambientale. Stesso discorso per i corsi d’acqua, come il fiume Sarno”.
“Siamo quindi di fronte – conclude Tavella – ad una scelta dannosa, incomprensibile, che potrebbe segnare il destino della Campania. Chi ne è protagonista dovrà assumersene tutta la responsabilità”.