Le indagini di Procura e Carabinieri hanno portato ad evidenziare la gestione assolutamente privatistica da parte di alcuni soggetti dell’attività, del tutto arbitraria, di occupazione delle unità immobiliari che si rendevano mano a mano libere. Individuato l’appartamento libero (generalmente per il trasferimento degli occupanti in un caso anche per il decesso dell’assegnatario) le abitazioni venivano occupate dagli abusivi mediante la forzatura delle porte di ingresso. Emblematico il caso di tre appartamenti occupati da tre sorelle con i rispettivi nuclei famigliari. Le indagini hanno condotto anche ad evidenziare il mancato pagamento, accertato per quasi tutte le unità immobiliari di edilizia residenziale pubblica di proprietà IACP e comunale, dei relativi canoni di locazione, quantificati, per l’ultimo quinquennio, in più di un milione di euro.