Il verde delle colline che sovrastano la valle del fiume Calore, i Monti Alburni sullo sfondo e le Grotte di Castelcivita a pochi passi, si configurano come lo scenario perfetto per questo Festival che racconta la vera essenza del Cilento. Le melodie tipiche del Sud, la Tarantella cilentana, la Pizzica, la Tammurriata, saranno accompagnate da itinerari gastronomici di prodotti tipici locali come la ciambotta, la mozzarella di bufala campana, le melanzane ‘mbuttunate o il caciocavallo’mpiccato, i dolci tipici cilentani e tanto altro.
In programma anche percorsi culturali tra varie esposizioni di pittura, scultura, fotografia, illustrazione e la possibilità di partecipare a stage gratuiti di Tammurriata e Tarantella con i maestri musicisti (previa prenotazioni su pagina face book ufficiale https://www.
Per la serata di apertura sono attesi in piazza Ugo Maiorano e la Paranza dell’Agro con la loro tammurriata solare, “infuocata da vampe vesuviane”, i Briganti degli Alburni, che con oltre 50 membri animeranno il palco con musica etnico-popolare, e la pizzica salentina dei Turritopsis.
Per la serata di sabato la musica popolare si prende la scena con le sonorità dei Kiepò, dei Sette Bocche e del gruppo Terramare Paranza dell’Irno. Domenica, invece, gran finale; Cilento in Folk porta sul palco Eugenio Bennato, uno dei grandi cantautori della canzone italiana, che con la sua Taranta Power porta in scena tutta la forza coinvolgente della musica del Sud.
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