“La proposta dei vertici ASI, o dei partecipanti al tavolo tecnico oggi riunitosi – dice Caramanno -,diventa l’ennesimo atto di trascuratezza nei confronti di un rione, un territorio, una parte della città di Salerno, che solo nel recente passato è stata interessata da un interessante progetto/programma di espansione urbanistica e sociale, sinergico al recupero di buona parte dell’edificato. Insomma un clamoroso passo indietro.
In pole position l’ex Pennitalia, alle spalle del Supermercato Conad, di fronte alla Chiesa, muro a muro con un condominio e con vista con gli ultimi insediamenti di edilizia residenziale realizzati. In mezzo alla gente, per essere chiari. Una proposta indecente, moralizzata con la condivisibilissima necessità di salvare il ciclo produttivo legato alle storiche Fonderie, in uno alla necessità di tutelare (e che dubbio c’è?) i livelli occupazionali.
Oltre che la salute dei concittadini di Fratte. Fonditori o Ideal Standard, cambia davvero poco. Il problema è che oggi questa parte della Città guarda al futuro con altre ambizioni. Di sviluppo, di crescita sociale, d’integrazione urbanistica. Con una pianificazione chiara ed immediata. Le industrie come le Fonderie Pisano, bene altrettanto primario,vanno, con la giusta visione, delocalizzate, non spostate. Spostare non serve, SPOSTA solo il problema ovviamente, da un comitato all’altro.
Delocalizzare significa individuare aree dove si possa fare industria, senza avere impatti con il vivere quotidiano dei cittadini. Per questo porteremo avanti il nostro motivato, civile ed opportuno dissenso”.
Avv. Angelo Caramanno Capogruppo Consiliare salerno per i giovani, coordinatore PD Orizzonte sa est.
Mamma mia che barba!Certa gente in città sta proprio stancando! Invece di pensare a lavorare pensano a incutere timore tra la gente! Pensano che la nostra città possa vivere solo di mare, sole e mandolino.
Tutelare i livelli occupazionali, data la contingenza, è indubbiamente prioritario ma sono altre sì prioritarie la tutela del territorio e la tutela della salute. Spostare le fonderie da un capo all’altro della città ha alcun significato, è quasi come dire: il tumore te lo sposto dal polmone alla prostata…che senso ha?
Per Max: Se ti sei stancato, dedicati ad altro. Il timore lo incutono scelte scellerate, non chi le denuncia
Fatti mettere una bella fonderia sul tuo balcone di casa e poi vieni a ripeterti qui sopra. Il problema non è la delocalizzazione ma semplicemente l’incapacità di realizzare un impianto industriale a norma. Le fonderie potrebbero pure restare a Fratte se solo fossero capaci di renderlo sicuro. Qui sembra che ci sia dietro solo una operazione per fare cassa e niente altro.
Andete a leggervi il caso di Linz in Austria. A Linz, in Austria, vi è una fonderia che 30 anni fa era nella stessa situazione dell’ILVA di Taranto. Pian piano i cittadini hanno iniziato a protestare e a lamentarsi delle condizioni di vita nelle zone limitrofe, nonché dell’alto tasso di tumori al polmone. Il Governo allora, sensibilizzato dalle proteste, ha intrapreso una nuova strada volta a fare di Linz una delle città più pulite dell’Austria. All’epoca nessuno credeva a questa promessa, ma dopo 20 anni di applicazioni delle leggi, di difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini è stato raggiunto l’obiettivo. Oggi, dopo anni di politiche democratiche, Linz è la prima città austriaca per produzione industriale, la seconda per la pulizia dell’aria. L’ambiente circostante non è assolutamente contaminato, così come non è a rischio la salute dei lavoratori.
Le persone scrivono senza sapere che Fuorni è a tutti gli effetti zona industriale!
Quindi rassegnatevi che lì ci saranno industrie e non palazzi e piscine (come vogliono alcuni).Tutto il resto è pura banalità in quanto la famiglia Pisano costruirà un impianto ex novo con macchinari a norma e poco inquinati.
Fermo restando la salvaguardia dei livelli occupazionali dico a
Max che Purtroppo qui non siamo in Austria, siamo in Italia e siamo al Sud. Secondo te perchè la vogliono spostarla da fratte?
Per tua conoscenza Fuorni è un quartiere periferico della città che si trova su via delle calabrie e non è la zona industriale che si trova sulla direttrice di via acquasanta. In via delle calabrie e dintorni insistono numerosi fabbricati anche in via di ultimazione e servirebbe, come fatto in quasi tutte le zone della città, un polmone verde. Chi scrive abita spalla a spalla con l’area ex Pennitalia (e per anni abbiamo sopportato rumore e polvere sottili spazzate giornalmente dal balcone. Se sei così convinto che dici, facciamo cambio casa.
Fermo restando la salvaguardia dei livelli occupazionali dico a
Max che Purtroppo qui non siamo in Austria, siamo in Italia e siamo al Sud. Secondo te perchè la vogliono spostarla da fratte?
Per tua conoscenza Fuorni è un quartiere periferico della città che si trova su via delle calabrie e non è la zona industriale che si trova sulla direttrice di via acquasanta. In via delle calabrie e dintorni insistono numerosi fabbricati anche in via di ultimazione e servirebbe, come fatto in quasi tutte le zone della città, un polmone verde. Chi scrive abita spalla a spalla con l\’area ex Pennitalia (e per anni abbiamo sopportato rumore e polvere sottili spazzate giornalmente dal balcone. Se sei così convinto che dici, facciamo cambio casa.