Insomma Grassi era un punto fermo nell’idea di gioco del mister che ne aveva saputo, da subito, individuare pregi e caratteristiche. Contrariamente allo scorso anno quando non si erano neppure capite le reali potenzialità del calciatore quest’anno Grassi aveva tutte le possibilità di mettere in mostra il suo talento con la maglia granata. Ed invece indosserà quella amaranto di Pontedera. Restano dubbi e perplessità sulle ambizioni di questo atleta dotato di colpi incredibili ma che a 31 anni continua a preferire, questioni familiari a parte, piccole realtà di provincia piuttosto che importanti vetrine come Salerno e la Salernitana. Ad ogni modo le intenzioni di Grassi erano apparse chiare fin dal primo giorno nel pre raduno a Salerno. Era il caso di continuare a puntare su un giocatore che fin dal principio aveva detto di non voler restare a Salerno? Perché tutto questo spazio ad un atleta che ha disputato gran parte del ritiro a San Vito di Cadore lì dove si sta costruendo la base della Salernitana?
Si poteva risolvere con largo anticipo la questione evitando di tirarla per le lunghe? Anziché puntare su Grassi demotivato non era meglio trattenere a Salerno Gustavo? Intanto ora la società dovrà colmare la casella lasciata vuota dal folletto toscano. Tanti i nomi che vengono accostati alla Salernitana in queste ore. Si tratta di giocatori svincolati ed in cerca di contratto. Tra questi c’è anche l’ex enfant prodige del Bari Lanzafame che potrà però rientrare in campo solo a Novembre dopo aver scontato la squalifica per omessa denuncia. Per l’attacco Sforzini resta l’obiettivo ma deve ancora risolvere il suo contratto con il Pescare. Il nodo è questo. E mentre Cacia chiude definitivamente ogni discorso non volendo scendere in Lega Pro l’altenativa a Sforzini resta Cani.