Per favore, non chiamateli licenziamenti. I tredici autisti messi in mobilità dal Cstp hanno una età media intorno ai 60 anni e sono tutti prossimi alla pensione. Le lettere inviate dall’azienda
ai lavoratori sono conseguenza dei tagli, questo è vero; ma non si tratta di licenziamenti, piuttosto di una procedura tecnica concordata da tempo e messa in piedi solo per coloro che hanno già maturato o matureranno nell’arco dei prossimi mesi i requisiti per andare a riposo. Inoltre, in origine erano 33 le persone individuate per la mobilità, ridotte poi a tredici in virtù dei conti fatti dal commissario, il prof. Raimondo Pasquino. In realtà non c’è niente di nuovo ed il venir meno di questi autisti non avrà ricadute sul servizio offerto in questo periodo, anche se la procedura di mobilità è stata attivata con un mese di anticipo rispetto al previsto.
Inoltre, va detto che nessun dipendente ha risposto all’avviso con il quale l’azienda chiedeva agli autisti in cassa integrazione di rientrare in servizio ma come verificatori dei titoli di viaggio, dopo l’entrata in vigore del sistema autonomo di bigliettazione. Preoccupano, semmai, i tagli che faranno sentire i propri effetti in autunno: la sola Provincia ha annunciato un milione e 300mila km in meno sull’esercizio. Gli orari e le percorrenze potrebbero essere stravolti e per tutto il mese di agosto si lavorerà ad un piano per ridurre quanto più possibile i disagi ad anziani, lavoratori e studenti pendolari.
Fonte LIRATV
Grazie Provincia. ..speriamo che il giocattolo ve lo toglieranno presto di mano.