La diffusione di pratiche di educazione non formale, in contesti di studio, rappresenta uno dei punti prioritari del programma educativo europeo per il 2020. Il termine educazione non formale si riferisce a tutte quelle attività che aiutano i ragazzi a compiere esperienze di vita rilevanti completandone il bagaglio culturale e professionale. Realizzazione di progettualità comuni, riconoscimento delle attività di mobilità europea, attività di cooperazione nell’ambito educativo e di tirocinio per gli studenti, con il riconoscimento di crediti formativi universitari; questi gli ambiti di collaborazione tra l’associazione e l’ateneo di Salerno, seguite dal referente scientifico Paolo Piciocchi- professore di management dei sistemi e relazioni internazionali. Siamo molto soddisfatti del percorso intrapreso – commenta il professore Piciocchi– accordi di questo tipo permettono di potenziare il percorso di studi dei nostri studenti con esperienze generalmente tenute a latere durante la carriera universitaria.
Le attività di educazione non formale – aggiunge il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione Annibale Elia arricchiscono ulteriormente il bagaglio umano e professionale degli studenti potenziandone le competenze relazionali ed organizzative. Esperienze che nella nostra università possono già compiersi durante gli studi.