“Applicare la normativa nazionale e quella delle altre Regioni non è uno scandalo – evidenzia – È piuttosto normalità”. “L’unica cosa che qui è stata fatta è stata creare vincoli che hanno prodotto crisi della qualità dell’edilizia – ribadisce – È assurdo pensare che nella zona rossa sia meglio far cadere i palazzi, ma non dare loro misure antisismiche. Una grande contraddizione che non esiste in altre parti d’Italia”. “Ciò che era sbagliato – aggiunge – era il sistema di prima che ha creato anche confusione edilizia, delle norme e dei cittadini”. Si teme un ricorso da parte del Governo? “L’esecutivo nazionale fa la sua parte e vedremo – risponde Caldoro – Ma quando ci sono normative applicate in tutta Italia è ben difficile immaginare che ci sia un trattamento differente per la Campania”.
“La speculazione generalmente nasce dalla confusione delle norme, nelle altre Regioni non è successo perché c’erano norme chiare – prosegue – Quando ci sono eccessi di vincoli l’effetto è l’illegalità, si parla di pianificazione”. E a quelli che definisce “critici”, Caldoro pone anche un’altra domanda: “Che differenza c’è tra Pagani, Cava de’ Tirreni o Nocera rispetto a Pompei? Perché le prime due devono avere una legislazione super vincolistica e Nola, Capua o Sant’Agata de’ Goti, invece, no?”. “Perché probabilmente – conclude – c’è una legislazione sbagliata”.
Fonte ANSA