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Iannuzzi e Bonavitacola (PD), DL  91 e Termovalorizzatore di Salerno: Distinguere fra proclami vuoti e verità dei fatti

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L’impegno chiaro ed incisivo del PD ha consentito di modificare completamente la disposizione del decreto legge n. 91/2014 sulla nomina di un Commissario ministeriale per la realizzazione del termovalorizzatore nel Comune di Salerno.

E’ stata decisa una soluzione assolutamente migliorativa rispetto alla formulazione iniziale del decreto, grazie all’approvazione al Senato di un emendamento del PD. La nostra posizione e’ stata diffusamente espressa anche alla Camera in Commissione da Tino Iannuzzi. Fra l’altro, l’unico emendamento del Movimento 5 Stelle, esaminato e respinto nelle Commissioni riunite VIII* e X* e’ stato uno solo, quello meramente soppressivo della norma, che non avrebbe risolto alcun problema. La semplice soppressione della norma avrebbe avuto l’unico effetto di lasciare in vigore la disciplina precedente, confermando le procedure  della vecchia gara espletata dalla Provincia, con la previsione di un mega impianto  di 350.000 tonnellate. Noi abbiano scelto una via più seria,  per azzerare il passato e per aprire una fase totalmente nuova.

La nuova norma, infatti, rispetto al testo iniziale del DL  elimina ogni sbagliato collegamento con la vecchia gara, con il vecchio progetto e con il vecchio impianto risalente alla fase tutta differente del 2007-2008. Sono stati soppressi i poteri straordinari ed eccezionali attribuiti al Commissario, al quale e’ affidato un compito ben preciso: effettuare, entro sei mesi dalla nomina, uno studio aggiornato , che dovrà’ tener conto dello stato della raccolta differenziata in atto ed in proiezione previsionale alla data di attivazione dell’impianto; della produzione complessiva di rifiuti;  di ogni innovazione maturata dal punto di vista delle migliori tecnologie utilizzabili. Solamente dopo ed all’esito di questa approfondita analisi, si potrà’ stabilire se perdurino ancora le ragioni che avevano motivato la originaria previsione dell’impianto. Il tema sul se e sul come e’ tornato ad aprirsi grazie alla nostra iniziativa. Adesso ogni decisione sul se realizzare l’impianto, sul suo eventuale dimensionamento, sul suo bacino di utenza e sulle sue caratteristiche tecnologiche sono i futuri impegni di un’azione seria, che non si riduca ad inutili e sterili polveroni. Le percentuali di raccolta differenziata allo stato sono in Campania di circa venti punti in più’ rispetto a qualche anno fa, soprattutto nella provincia di Salerno. Questi dati non potranno non essere determinanti e vincolanti  ai fini di ogni decisione futura.

Sono stati introdotti, poi, adeguati meccanismi per garantire la partecipazione del Comune di Salerno e dei Comuni confinanti del Picentino ad appositi organismi per vigilare e controllare direttamente e da vicino tutte le attività’ relative allo studio, alla progettazione ed eventuale realizzazione e funzionamento dell’impianto.

Il PD vigilera’ in ogni sede per la puntuale e rigorosa applicazione della nuova disposizione ed agirà’ per le necessarie modifiche del piano regionale rifiuti, che deve individuare soluzioni complessive per la impiantistica per tutta la Regione e  non solo nel Salernitano, ponendo fine alla perdurante ed irresponsabile inerzia della Regione.

Questi sono i fatti, da altri solo, infondati e sterili proclami

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