“Continueremo questa battaglia presentando ai cittadini e alle istituzioni i nostri piani alternativi a questo impianto. Sono battaglie lunghe e difficili, ma abbiamo dalla nostra parte comitati e associazioni molto competenti, imparagonabili per preparazione ai rappresentanti dei partiti che imperversano sui colli romani.” Andrea Cioffi, protagonista di questa battaglia in Senato ribadisce: “Basta interventi del genere in Cupa Siglia dove ci sono in zona anche il cementificio, la discarica di Sardone ed altri opifici. Un’area che è diventata negli anni una bomba ecologica. E’arrivato il momento di tutelare l’ambiente, l’economia e le popolazioni anche dell’area dei Picentini, zona trascurata rispetto ad altre da sempre. Noi siamo pronti a dare battaglia insieme a tutti gli attori del territorio. Va fatta chiarezza non solo sulla posizione sull’Inceneritore ma anche sulla delocalizzazione delle Fonderie Pisano. Sul territorio i rappresentati degli altri partiti a chiacchiere sono tutti sfavorevoli all’aumento di impianti in quella zona, nei fatti vanno nella direzione opposta.”
M5S: bocciati alla Camera altri 8 emendamenti contro la realizzazione dell’inceneritore
In commissione ambiente ieri il Movimento 5 stelle ha presentato 8 emendamenti al dl competitività nel quale, all’oramai famoso articolo 14, si nomina un commissario governativo per la realizzazione dell’impianto di incenerimento dei rifiuti a Cupa Siglia da 400 mila tonnellate l’anno. Gli emendamenti sono stati tutti respinti ed il testo resta quello che è stato licenziato dal Senato. Tra i parlamentari salernitani che hanno dato parere negativo agli emendamenti soppressivi o correttivi è stato anche l’onorevole Tino Iannuzzi, vicepresidente della commissione, deputato del PD. “Nel capoluogo e nei picentini questi grandi deputati del PD indossano la la maschera di Bravehart, ma una volta entrati nel transatlantico romano restano allineati ai dettami del governo berlusco-renziano che mai ha abiurato alla religione dei rifiuti bruciati nei termovalorizzatori”, attacca Silvia Giordano, prima firmataria dei vari emendamenti, insieme al campano Salvatore Micillo e a molti componenti della Commissione Ambiente della Camera.
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