Alla fine, comunque, la coppia salda e se ne va. Quel gelato, però, è davvero idigesto. Probabilmente i tre continuano a parlarne per il resto della giornata, ci dormono su e il giorno dopo decidono di rivolgersi alla polizia che insieme a loro torna nel locale. L’epilogo è lo stesso delle tante storie simili a questa: di fronte al titolare che mostra i prezzi regolarmente indicati nel menù, gli agenti non possono fare altro che allargare le braccia. «L’errore è loro, io suggerisco sempre ai clienti stranieri di leggere il menù», ha spiegato. E per giustificare la differenza di prezzi ha indicato la coppa in vetro in cui è stato servito il gelato ai tre inglesi seduti al tavolo. Una coppa piuttosto grande, «praticamente un pranzo». La politica del doppio prezzo (al banco o a sedere) viene adottata da tutti i bar del centro. A Roma come nelle maggiori città turistiche d’Italia. Talvolta le maggiorazioni sono giustificate dal servizio, altre volte meno. Spesso si fermano al doppio del costo per il consumo al bancone, non di rado salgono fino a sfiorare il triplo. Lo scorso maggio un gruppo di turisti inglesi ottennero le scuse del sindaco Ignazio Marino per aver pagato un gelato la bellezza di 16 euro e in quell’occasione il giornale pubblico una lista di gelaterie romane dove soddisfare il palato senza alleggerire troppo il portafoglio. Magari sedendosi sul primo gradino a portata di mano.
Fonte Leggo.it
meno male che che non gli ha venduto la fontana di trevi ! che MARIUOLO , questi galantuomini poi si lamentano che il turismo e’ in ginocchio.