Vittorio Sgarbi mattatore lancia il “Festival dell’essere” da svolgere tra Vatolla, Velia e Paestum

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Vittorio_SgarbiUn vittorio Sgarbi in gran forma è approdato, domenica 3 Agosto, nel Cilento per prendere parte al prestigioso “Festival Vichiano” organizzato dalla Fondazione Giambattista Vico. Per l’occasione, il noto critico d’arte ha seppellito “l’ascia da guerra” che spesso adopera contro la mediocrità per calarsi profondamente nello spirito della manifestazione e godersi un magnifico momento di relazionalità con un territorio che ama e soprattutto rispetta profondamente.

Riverente, dunque, rispetto allo spirito vichiano il Vittorio nazionale non ha però smentito la sua capacità di animatore culturale dall’irresistibile carisma. Giunto a Vatolla, presso il Palazzo De Vargas, sede della Fondazione e luogo in cui Vico sviluppò e redasse la sua “Scienza Nuova”, Sgarbi ha voluto tributare la solennità del luogo soffermandosi a respirarne l’atmosfera e a scrutarne i dettagli accompagnato dal Prof. Vincenzo Pepe, presidente e fondatore della Fondazione Vico con il quale si è intrattenuto in una magistrale conversazione operativa per progettare azioni di sviluppo economico e sociale che adoperino come leva il giacimento culturale, vero patrimonio del Cilento e dell’intero nostro Paese.

Il clima coinvolgente e fattivo ha dato vita a un dibattito partecipato dal numeroso pubblico ai cui input l’ospite ha risposto con attenzione e cordialità. Molto toccante il momento in cui Sgarbi ha voluto leggere personalmente i versi della delicatissima “Affetti di un disperato” scritta dal filosofo napoletano. Il successivo commento ha offerto spunti innovativi sulla comprensione del Vico. Vittorio Sgarbi non si è limitato ad una interpretazione superficiale ma ha voluto regalare al pubblico una profonda esegesi destinata a pieno titolo ad essere annoverata tra i tesori della Fondazione Vico. Si è creato un clima magico di relazionalità vera, concentrata sui valori del territorio tra cui quello rappresentato dalla ormai nota “Cipolla di Vatolla”, elemento emblematico del patrimonio di biodiversità del Cilento oggetto di un percorso di valorizzazione avviato dalla Fondazione Vico.

Sgarbi ha risposto all’appello del direttore dell’istituto culturale, dott. Claudio Aprea, e dell’intera comunità di contribuire allo sviluppo locale con la sua prestigiosa presenza e, in pochi attimi, con l’aiuto di Pepe, si è definita un’attività che si tradurrà immediatamente in azione. Il pubblico ha avuto la possibilità di assistere al processo di creazione di un prossimo evento, il “Festival dell’Essere” destinato a diventare uno dei più innovativi nel panorama culturale internazionale e che avrà proprio Sgarbi come Direttore Artistico.

La visita di Sgarbi è continuata presso una prestigiosa realtà produttiva in compagnia del Presidente del Patto Territoriale Magna Graecia e Sindaco di Giungano, Cav. Dott. Francesco Palumbo e poi presso il Museo di Paestum nei Percorsi del Grand Tour a Capaccio Capoluogo. La magnifica esposizione, istituita e gestita dalla Fondazione Vico presso il Convento di Sant’Antonio, ospita una irripetibile collezione iconografica di Paestum nei secoli d’oro del Grand Tour ed è stata oggetto recentemente di una intimazione di sfratto da parte dell’Ordine dei Frati Minori, proprietari dell’immobile.

Sgarbi, che aveva già più volte ammirato il Museo, ha espresso alla Direttrice dello stesso, Dott.ssa Daniela Di Bartolomeo, parole di apprezzamento per la “resistenza” esercitata dalla Fondazione, dalla comunità capaccese e dall’Amministrazione Comunale di Capaccio-Paestum, rappresentata dall’Assessore alla Cultura, Dott. Eustachio Voza, ispiratore, proprio nelle scorse settimane, di una delibera di Pubblica Utilità dei luoghi che lancia un segnale forte a chi intende “sfrattare la cultura”, valore identitario insostituibile che il “mattatore” Sgarbi ha incitato a difendere con tutte le forze, anche “svegliando il brigante” che i cilentani portano dentro, allineandosi all’appello ultimamente lanciato dal presidente Vincenzo Pepe. Il Festival Vichiano ha scritto un’altra pagina indelebile della sua prestigiosa storia.

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