Nella fase di informazione queste segreterie hanno evidenziato come il POFA – Piano di Organizzazione e Funzionamento Aziendale – non può esprimere compiutamente sul piano organizzativo quanto ipotizzato nella fase di impostazione del piano aziendale da parte della direzione generale e che il processo di riconversione della vecchia azienda ospedaliera nella nuova Azienda Ospedaliera Universitaria , se non supportato da coerenti momenti di riqualificazione, razionalizzazione e verificadelle linee di attività preesistenti, percorsi necessariamente da realizzare attraverso un piano aziendale attuativo, rischia di frammentare i processi assistenziali e di creare inopportune fasi di inefficienza assistenziali.
In tale contesto appare tanto evidente quanto opportuno da parte delle S.S.L.L. rafforzare quanto affermato e condiviso dalla direzione generale in sede di presentazione dell’atto aziendale ed espressamente inserito nel documento, di pervenire ad un confronto sulle linee di attività in essere della vecchia azienda ospedaliera per una revisione delle scelte organizzative operate in questa fase gestionale, alla luce della costituzione dei percorsi assistenziali integrati, in risposta alle specifiche domande di salute della popolazione ed alle specifiche esigenze didattiche e di ricerca.
Come appare oltremodo necessario accelerare l’emanazione di linee guida regionali per sostenere la elaborazione di piani attuativi degli atti di programmazione degli enti, al fine di far coincidere nel concreto la realizzazione del processo al soddisfacimento del fabbisogno assistenziale delle comunità di riferimento.
Le organizzazioni sindacali hanno richiesto alla Direzione Generale uno specifico confronto sulle dotazioni organiche per una corretta rispondenza tra obbiettivi e risorse e sollecitano le S.S.L.L., analogamente a quanto richiesto per l’ASL, uno specifico tavolo regionale di riequilibrio delle dotazioni organiche regionali e di provvedimenti urgenti di reclutamento di personale nelle aree critiche, per avviare quel percorso di riorganizzazione complessiva delle rete di servizi ospedalieri della provincia, processo consentito dal riequilibrio finanziario realizzato dalla attuale gestione regionale, di cui, per le specificità territoriali più volte richiamate da queste segreterie, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno è parte fondamentale.
CGIL FP CISL FP UIL FPL
Margaret Cittadino – Pietro Antonacchio – Raffaele Albano