Ma su questo gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo, anche perché si tratta solo di una supposizione, tra le tante ipotesi che si fanno in base agli elementi raccolti sul posto. Se le cose fossero andate in questo modo, ad agire potrebbe essere stata più di una persona. Pare che al polso l’uomo avesse un orologio che segnava le ore 3 e che sia stato picchiato selvaggiamente. Il cadavere, nonostante sia carbonizzato mostrerebbe chiari segni di violenza da percosse, con fratture. Le mani, in particolare, pare fossero in pessime condizioni. Inoltre, chi lo ha portato nella stradina interpoderale di Occiano lo avrebbe fatto infilandogli un cappuccio, forse per evitare di lasciare tracce di sangue o trascinamento. La via presenta numerosi segni di pneumatici, ma si tratta comunque di una strada molto percorsa in zona. Secondo gli investigatori, che sono molto prudenti, potrebbe essere un regolamento di conti. Di più si saprà dopo l’autopsia e l’eventuale identificazione.
Fonte LIRATV
Argomento molto sensibile, di difficile percezione, ma da affrontare. Con una facoltà di medicina a Salerno si è costretti a portare le salme altrove; in questo caso a Vallo dal Dott. Maiese (probabilmente gli altri colleghi sono in ferie). Nella facoltà medica di Salerno – presso l’azienda ospedaliera – non esiste la tanatologia forense; di fatto non esiste la medicina legale “forense”. Le autopsie sono sempre in carico ai bravissimi medici dell’asl, salvo rarissime eccezioni. Unico docente di medicina legale, il prof. Antonello Crisci, bravissimo scienziato, però di tutt’altra branca, che col tavolo settorio ci azzecca poco o nulla. Foggia ci è riuscita a creare un polo medico legale di alto livello. Perché non tentare anche a Salerno.