Questa possibilità è stata offerta dall’art. 45 del decreto legge n. 66 del 2014 con il quale è stata concessa la facoltà anche alla Regione Campania di aderire alla ristrutturazione del prestito con i nuovi tassi di mercato sulla quota di capitale residuo ancora da rimborsare al 31 dicembre del 2014.
Un’analoga operazione riguarda un prestito obbligazionario di 1.890 milioni di euro contratto dalla Regione nel 2006 che comporterà la sostituzione, per il capitale residuo di circa 1.500 milioni di euro, dei creditori obbligazionisti con lo Stato che finanzierà l’operazione, come previsto dallo stesso articolo 45.
L’istanza della Regione è stata già accolta dal Ministero dell’Economia e delle finanze. Il percorso per tale operazione è già iniziato insieme ad altre sette regioni interessate da analoghe operazioni di ristrutturazione del debito.
Al termine di questa seconda operazione, che richiede una procedura alquanto complessa, la Regione Campania stima di ridurre i costi annuali delle rate obbligazionarie a partire dal 2015 con un risparmio almeno doppio, rispetto a quello ottenuto con la ristrutturazione del prestito ministeriale.
“La rinegoziazione del prestito – dice l’assessore regionale al Bilancio Gaetano Giancane – è un altro traguardo che si aggiunge ai precedenti per liberare risorse da indirizzare a finalità sociali e produttive della Regione.”
“Prosegue – sottolinea il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro – il percorso di risanamento economico e di razionalizzazione delle risorse.
“Continueremo lungo la strada dei risparmi per investire sempre maggiori risorse nei servizi ai cittadini della Campania”, conclude il presidente.
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