“Non si capisce perché il Premier ha messo il turbo alle riforme mentre per quelle economiche i tempi sono quelli della lumaca. Forse sottovaluta la situazione del Paese? Gli italiani continuano a soffrire. In pieno agosto le città sono piene, le località marine non sono prese d’assalto e gli imprenditori del settore turistico lamentano un forte calo del giro d’affari. Non bastano più le “belle parole” del premier, soprattutto se poi vengono smentite dai conti. Ce lo ha fatto notare Bankitalia, l’Istat e addirittura la stampa estera, per non parlare della recessione tecnica confermata da un Pil in discesa per il secondo trimestre consecutivo”. “Siamo tutti concordi – dice la Carfagna – che l’Italia vada riformata nel suo impianto istituzionale, ma è necessario anche che si attui una seria politica economica che ridia linfa alle famiglie. Non si può far quadrare i conti dello stato impoverendo gli italiani. I cittadini sono la prima risorsa di ogni stato. Solo dando la possibilità a loro di produrre, di lavorare e di rimettere in moto l’economia l’Italia potrà tornare ad essere una vera protagonista dell’economia mondiale, come Renzi e Padoan ripetono a mo di disco rotto.”