A 33 anni diventa sindaco di Ponte Lambro, incarico che ricopre per 4 legislature di fila, mentre il suo primo approccio col Calcio risale alla meta’ degli anni Settanta, quando diventa presidente della societa’ dilettantistica della ASD Pontelambrese, che sotto la sua gestione arriva a disputare anche il campionato di Prima Categoria.
Dal 1987 al 1992 e’ stato Consigliere del Comitato Regionale Lombardia, dal ’92 al ’96 e’ vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti, dal ’96 assume la guida del Comitato Regionale Lombardia mentre dal ’99 ricopre la carica di presidente della LND, con l’ultima conferma arrivata nel dicembre 2012. Nel maggio 2007 e’ eletto inoltre vicepresidente della Figc, mentre nel marzo 2009 viene eletto vicepresidente vicario della stessa Federazione.
«Sarò il presidente di tutti, soprattutto di coloro che hanno espresso dissenso». Le prime parole di Tavecchio dopo l’elezione. «Dalle vicende delle scorse settimane ho tratto insegnamenti che metterò a frutto – ha detto Tavecchio con la voce rotta dal pianto -. In un’epoca in cui si dà più risalto alla potenza delle parole piuttosto che dei pensieri e all’apparire piuttosto che all’essere, cercherò di migliorare il mio modo di essere un po’ ruvido e senza glamour come qualcuno lo ha definito ultimamente».
Dopo il voto la serie A si ritrova spaccata. In mattinata l’ad della Juve Marotta aveva lanciato l’allarme: «Al di là del fatto che siamo 7, 8 o 10 club contrari, ci sono due anime in Lega e lascia perplessi l’attivismo di Lotito che fa da tutor al candidato Tavecchio, una cosa impopolare e unica nella storia della Federazione italiana». Il presidente del Torino, Urbano Cairo, si era invece scagliato contro il patron biancoceleste circa la possibilità, ventilata nei giorni scorsi, che Lotito abbia la delega al Club Italia («Tutto ha un limite..»).
La prima chiamata Tavecchio la farà sicuramente ad Antonio Conte. L’intento è quello di affidargli la panchina della nazionale italiana e il ruolo di coordinatore di tutte le nazionali. Questo ruolo doveva essere ricoperto dal 2014 da Cesare Prandelli prima delle dimissioni dopo il fallimentare Mondiale.
Antonio Conte non è ancora tanto convinto sull’eventuale ruolo di commissario tecnico, l’ingaggio non potrebbe essere più alto di 1,7 milioni l’anno.
In lizza per la prestigiosissimo ruolo ci sono Mancini in primis poi Spalletti, Zaccheroni eGuidolin, quest’ultimo potrebbe essere affiancato da due figure importanti come Cabrini eCannavaro. Oggi sapremo chi è il nuovo presidente, il tempo stringe il 4 ci aspetta l’Olanda e il 9 la Norvegia per il primo match di qualificazione e ancora siamo senza un commissario tecnico.
Fonte Calcioweb.eu