“Alle ore 17.30 effettuavo regolare partenza da Salerno per Napoli dove giungevo alle ore 18.45. Mettevo subito in partenza l’autobus con destinazione Salerno ed alle ore 19.00 effettuavo la partenza avendo ben circa quindici posti a sedere ancora disponibili. Giunta in via G. Ferraris, osservavo regolarmente la fermata aprendo la porta anteriore e posteriore. Erano presenti circa sessanta – settanta persone dirette a Salerno, tra le quali molti venditori ambulanti extracomunitari con sacchi di colore celeste a mò di bagaglio. Questi ultimi salivano a bordo con tutti i “bagagli” ed essendo già piena la bagagliera all’interno dell’autobus, li invitavo a depositare i bagagli nei cassoni sottostanti l’autobus, mi veniva risposto che, purtroppo, anche quelli erano già pieni. Considerato che l’autobus era già stracolmo, invitavo a scendere alcuni passeggeri per poter proseguire la corsa.
Nel frattempo, nella parte posteriore del veicolo, si era accesa una rissa tra viaggiatori italiani contro gli extracomunitari. Il motivo scatenante della rissa era una questione di titoli di viaggio ovvero “che i paganti restavano a terra e gli evasori (extracomunitari) occupavano posti a sedere con bagagli enormi depositati anche nel poco spazio disponibile del corridoio”. Un viaggiatore, dichiaratosi munito di abbonamento, si antepose all’autobus bloccando la ripartenza, si appuntava il numero di targa del veicolo minacciandomi di denuncia per sovraccarico e mi invitava a chiamare il 113. Mi rendevo subito conto che, realmente, la situazione stava degenerando, quindi telefonavo al 113 presentandomi dichiarando le mie generalità ed il recapito telefonico personale illustrando loro la situazione pericolosa che si era venuta a creare.
Dopo circa 15 minuti, sono stata ricontattata dal 113 e mi avvertivano dell’arrivo di una pattuglia. Giunta una pattuglia dei carabinieri e resisi subito conto della seria problematica, invitavano il viaggiatore a terra che bloccava l’autobus a spostarsi pena di una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Successivamente saliti a bordo dell’autobus obbligavano i viaggiatori in sovrannumero a scendere ed ad attendere la corsa successiva che sarebbe partita alle ore 19.30 dal capolinea. I carabinieri mi invitavano, quindi, a chiudere le porte ed a partire, cosa che facevo tranquillamente intorno alle ore 19.25. Giungevo a Salerno con transito a Piazza della Concordia alle ore 20.20.
Preciso, inoltre, che sia durante l’attesa a Napoli che per tutta la durata del viaggio sono stata continuamente attaccata ed offesa da una viaggiatrice che, a suo dire, doveva usufruire della partenza in coincidenza da Salerno per Montecorvino Rovella delle ore 20.10. Relativamente a quest’ultimo periodo è da evidenziare che non esiste coincidenza tra la corsa delle ore 19.00 da Napoli per Salerno e la partenza da Salerno per Montecorvino Rovella, in quanto l’arrivo da Napoli è previsto per le ore 20.15 e la partenza per Montecorvino R. è prevista, invece, alle ore 20.10″.
E’ opportuno segnalare che il fenomeno di evasione da parte degli extracomunitari (e non) è noto alle Forze dell’Ordine che più volte sono intervenute per tentare di arginare tale negativa manifestazione. Da parte della scrivente si è provveduto ad organizzare controlli mirati, prettamente su tale tratta, con il nostro personale addetto alla controlleria e verifica titoli di viaggio coadiuvati, anche, da guardie giurate. Inoltre prevedere un’improvvisa affluenza di viaggiatori ad un determinato orario anziché un altro è praticamente impossibile.
Riguardo a tutta la vicenda ci preme evidenziare il comportamento professionalmente corretto della nostra dipendente, che nonostante la delicata problematica è riuscita a gestire la situazione in modo esemplare, subendo anche offese per le quali, la stessa, si riserva di adire alle vie legali a salvaguardia della propria moralità e professionalità. Da parte nostra ci aspettiamo di leggere un’opportuna precisazione dei fatti. L’occasione è gradita per porgere i più distinti saluti.
Simone Spinosa
L\’autista ha avuto un comportamento esemplare, e non ci piove, nè nessuno ha detto il contrario.
Il problema è stato il salto della corsa delle 18.30, e se fosse stata fatta la signora di Rovella la coincidenza l\’avrebbe presa eccome.
“Inoltre prevedere un’improvvisa affluenza di viaggiatori ad un determinato orario anziché un altro è praticamente impossibile.”
Smentisco: se salti una corsa, e a regime di orario ridotto passa un’ora tra una corsa e l’altra, è prevedibilissima l’alta affluenza
X la redazione:Perché non pubblicate il mio commento?? Penso di non aver detto nulla di offensivo o usato un linguaggio inappropriato!
Ho letto attentamente il racconto del viaggiatore l’altro giorno e ora ho letto attentamente quanto detto dalla autista della Sita Sud. I racconti sono uguali, il racconto dell’autista conferma esattamente quanto riferito giorni fa dal viaggiatore. Del resto, nessuno metteva minimamente in dubbio l’assoluta incolpevolezza dell’autista.
Ma la Sita Sud non ha affrontato il VERO problema, ovvero la mancata corsa delle ore 1830, forse perché esso è la causa unica del disagio patito dai viaggiatori e la responsabilità dell’accaduto è completamente ascrivibile a SITA SUD, che dovrebbe vergognarsi per l’ennesimo disservizio creato all’utenza.
Infine, è da notare che, nel comunicato ufficiale di Sita Sud, non vi è una sola parola di rammarico per il disagio patito dalla clientela.