“L’unico modo per conoscere davvero i delfini è vederli in mare, dove vivono, e non rinchiusi in vasche e sfruttati per il business dei delfinari e degli acquari! – si legge in un comunicato della LAV – L’emozione di poter osservare un delfino libero è incomparabile con qualsiasi spettacolo in un delfinario, che mostra solo finzione e costrizione. In natura i delfini, che percorrono fino a 100 km al giorno, vivono in gruppi sociali complessi, composti da decine di animali e parlano un loro linguaggio, oltre a sviluppare una propria cultura”. “In cattività, invece, questi cetacei sono costretti a fare spettacoli o essere esposti ai visitatori. Per divertire un pubblico pagante, essi sono sottratti alle loro comunità originali, prelevati in natura e fatti riprodurre direttamente in piscina, dove si ammalano di più e muoiono prima. La speranza di vita di un delfino in cattività è, infatti, di circa 20 anni contro i 50 anni in natura”.