Il sequestro si è reso necessario in quanto la proprietaria di un fondo agricolo aveva trasformato un vecchio deposito in civile abitazione, con un cambio di destinazione d’uso e con un aumento di volume.
La misura cautelare ha riguardato anche parte dell’area di sedime, dove il terreno agricolo era stato completamente sbancato e cementificato.
Ancora una volta, gli abusi perpetrati ricadono all’interno del perimetro del Parco Regionale dei Monti Lattari, in una zona riconosciuta “patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.
La proprietaria dell’immobile, il direttore dei lavori ed il responsabile di una ditta edile, sono stati deferiti alla competente A.G. per danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali, oltre alle violazioni in materia urbanistica e paesaggistica.
L’operazione si è svolta anche con la collaborazione del personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cetara.
COMUNICATO E FOTO A CURA DI GUARDIA DI FINANZA DI SALERNO
Ma nel cilento ci vanno mai? ognitanto buttano fumo negli occhi per giustificare la loro esistenza!
Ma date pure un occhiata alle ville dei “vip” in costiera.
Cos’è li ci sono o magari,si creano problemi?…
la Campania non solo maglia nera in depurazione ma bissa anche con i dati dell’illegalità in mare. Cemento che divora la costa, scarichi illegali, mancata depurazione pesca di frodo, acquascooter da formula uno. Risultato un mare di guai. La Campania è prima assoluta e conferma la leadership: 2.419 infrazioni il 16,7% del totale nazionale, pari a 5,2 infrazioni per ogni km di costa . Il mattone illegale continua a essere una piaga della Campania mettendo a rischio interi tratti della costiera amalfitana, delle isole e infiltrandosi pericolosamente nel Cilento. La Campania è al terzo posto, subito dopo la Sicilia e Puglia , nella classifica del ciclo del cemento sul demanio marittimo.