del territorio e della nostra vita. Dopo l’omicidio, ci siamo accorti che invece non tutto era come ci appariva». Le indagini sul delitto, pur battendo diverse piste, a cominciare da quella della droga, non sono riuscite a individuare i responsabili. E ora sembra essersi consumato uno strappo profondo fra Pisani, successore di Vassallo dopo esserne stato il vice e chi, come il fratello del sindaco ucciso, Dario, ha scelto di ricordarlo lontano da Pollica, a Casal di Principe, anche perché amareggiato con la comunità colpevole, ai suoi occhi, di non aver contribuito come avrebbe potuto alla soluzione del giallo. Una lettura che Pisani – a Napoli.Repubblica.it – respinge con forza. «Non è vero che i cittadini di Acciaroli non collaborano alle indagini, come non è corretto affermare che, a Pollica, il sogno di uno sviluppo sano e sostenibile è stato interrotto dalla criminalità organizzata».
Poi Pisani aggiunge: «Sono profondamente convinto che Angelo sia incappato in qualcosa che non doveva conoscere. Ma a mio avviso non c’entrano la camorra né il grande arricchimento della malavita organizzata. Forse aveva scoperto qualcosa su persone che non dovevano essere coinvolte. Sono solo ipotesi, però. Non spetta alla politica scoprire gli autori dell’omicidio. La politica invece può e deve onorare la memoria di Angelo Vassallo».
Fonte Repubblica.Napoli.it
Chi frequenta un pò il Cilento annusa aria di camorra! E le forze dell’ ordine dovrebbero essere più attive (diciamo così!)